BARI - È stato presentato nella mattinata di giovedì 8 novembre 2018 a Palazzo di Città, il progetto “I Giochi d’un Tempo” dell’associazione Lab 4 Project, tra i vincitori dell’edizione 2018 di “Orizzonti Solidali”, il bando di concorso promosso dalla Fondazione Megamark in collaborazione con i supermercati Dok, A&O, Famila e Iperfamila.
Si tratta di attività progettuali, in programma dal prossimo 20 novembre fino a giugno, dedicate alle persone anziane e ai bambini e ispirate ai giochi di una volta, ai laboratori artigianali, creativi e della tradizione gastronomica del nostro territorio. Nel corso di questi mesi si terranno tre appuntamenti in quattro scuole d’infanzia e primarie di Bari (scuola Pinuccia Modugno, istituti comprensivi Garibaldi e Umberto I - San Nicola e XI circolo didattico San Filippo Neri), durante i quali i frequentatori del Centro anziani comunale e giovani inoccupati insegneranno a circa 500 bambini una serie di attività ludiche e laboratoriali tipiche del passato, con il supporto di educatori specializzati. I bambini potranno imparare a divertirsi con la trottola, la molla, con il cerchio e tanti altri giochi e conoscere la preparazione dei piatti della cucina tradizionale. Obiettivo del progetto è quello di far rivivere agli anziani i momenti del loro passato e far conoscere alle giovanissime generazioni la storia di giochi semplici, aggregativi e coinvolgenti dalla grande valenza educativa. Al termine degli incontri scolastici saranno organizzati due eventi: una giornata da trascorrere in una masseria didattica, dove tutti insieme potranno giocare, preparare e mangiare pietanze dei nostri nonni e ammirare da vicino i prodotti della terra, e le Olimpiadi dei giochi d’un tempo, incentrate sulle attività ludiche mostrate nel corso delle fasi progettuali.
L’iniziativa è stata illustrata dalla referente del progetto Concetta Schiavariello, dal rappresentante della Fondazione Megamark, dalle assessore al Welfare e alle Politiche educative e giovanili, Francesca Bottalico e Paola Romano, dal direttore del dipartimento regionale Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio Aldo Patruno e dai rappresentanti delle scuole coinvolte, dai rappresentanti delle scuole coinvolte e da alcuni anziani del centro comunale.
“La nostra associazione - ha esordito Concetta Schiavariello - si prefigge lo scopo di promuovere l’inclusione sociale. Il progetto nasce da un bisogno riscontrato sul territorio in cui, a seguito di molti cambiamenti sociali, culturali ed economici, i rapporti tra diverse generazioni sono diventati più problematici e, a loro volta, generano ulteriori problemi. Per questo abbiamo pensato di far incontrare gli anziani con i bambini di venti classi delle scuole coinvolte in modo che possano scambiarsi reciprocamente saperi ed entusiasmo. In più, abbiamo voluto inserire dei ragazzi che non hanno ancora avuto esperienze nel mondo del lavoro affinché possano imparare un mestiere”.
“Voglio ringraziare la Fondazione Megamark, valido attore del nostro territorio che ci consente di dare gambe a tante attività sociali, e Lab 4 Project per averci scelto come partner sin da subito - ha proseguito Francesca Bottalico -. Quando siamo stati contattati dall’associazione abbiamo pensato immediatamente alla carica esplosiva delle persone che frequentano il nostro centro anziani, una ricchezza per questa città. Questo progetto ha il grande merito di offrire loro la possibilità di dedicare del tempo ai bambini e di poterlo fare al di fuori dei spazi convenzionali del welfare. Questa è la nostra concezione di welfare, che si basa proprio su attività svolte nei luoghi pubblici e tra le persone, per far sì che nascano nuovi legami e relazioni più forti. E i nostri anziani hanno una vitalità e una forza invidiabili, due caratteristiche fondamentali in un periodo storico in cui emergono spesso egoismi e individualismi. Pertanto sono certa della riuscita dell’iniziativa, cui garantiremo tutto il nostro supporto”.
“Questo progetto dà l’idea della costruzione di una comunità su cui l’amministrazione comunale sta investendo da quattro anni - ha dichiarato Paola Romano -. Per creare delle comunità credo sia necessario unire due generazioni così lontane e promuoverne lo scambio di informazioni ed emozioni. I nostri bambini non conoscono i giochi che si facevano una volta, da cui sicuramente potrebbero trarre molti insegnamenti. Quindi ci è sembrato un ottimo modo per fare incontrare i due protagonisti del progetto, anche perché molti dei piccoli non hanno più i loro nonni. Inoltre le fasi progettuali sono molto ampie e strutturate e quindi mi auguro davvero che questa iniziativa possa estendersi anche ad altre scuole di altri Municipi di Bari”.
I Giochi d’un Tempo gode del patrocinio della Regione Puglia e prevede il supporto degli assessorati al Welfare e alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari.
Si tratta di attività progettuali, in programma dal prossimo 20 novembre fino a giugno, dedicate alle persone anziane e ai bambini e ispirate ai giochi di una volta, ai laboratori artigianali, creativi e della tradizione gastronomica del nostro territorio. Nel corso di questi mesi si terranno tre appuntamenti in quattro scuole d’infanzia e primarie di Bari (scuola Pinuccia Modugno, istituti comprensivi Garibaldi e Umberto I - San Nicola e XI circolo didattico San Filippo Neri), durante i quali i frequentatori del Centro anziani comunale e giovani inoccupati insegneranno a circa 500 bambini una serie di attività ludiche e laboratoriali tipiche del passato, con il supporto di educatori specializzati. I bambini potranno imparare a divertirsi con la trottola, la molla, con il cerchio e tanti altri giochi e conoscere la preparazione dei piatti della cucina tradizionale. Obiettivo del progetto è quello di far rivivere agli anziani i momenti del loro passato e far conoscere alle giovanissime generazioni la storia di giochi semplici, aggregativi e coinvolgenti dalla grande valenza educativa. Al termine degli incontri scolastici saranno organizzati due eventi: una giornata da trascorrere in una masseria didattica, dove tutti insieme potranno giocare, preparare e mangiare pietanze dei nostri nonni e ammirare da vicino i prodotti della terra, e le Olimpiadi dei giochi d’un tempo, incentrate sulle attività ludiche mostrate nel corso delle fasi progettuali.
L’iniziativa è stata illustrata dalla referente del progetto Concetta Schiavariello, dal rappresentante della Fondazione Megamark, dalle assessore al Welfare e alle Politiche educative e giovanili, Francesca Bottalico e Paola Romano, dal direttore del dipartimento regionale Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio Aldo Patruno e dai rappresentanti delle scuole coinvolte, dai rappresentanti delle scuole coinvolte e da alcuni anziani del centro comunale.
“La nostra associazione - ha esordito Concetta Schiavariello - si prefigge lo scopo di promuovere l’inclusione sociale. Il progetto nasce da un bisogno riscontrato sul territorio in cui, a seguito di molti cambiamenti sociali, culturali ed economici, i rapporti tra diverse generazioni sono diventati più problematici e, a loro volta, generano ulteriori problemi. Per questo abbiamo pensato di far incontrare gli anziani con i bambini di venti classi delle scuole coinvolte in modo che possano scambiarsi reciprocamente saperi ed entusiasmo. In più, abbiamo voluto inserire dei ragazzi che non hanno ancora avuto esperienze nel mondo del lavoro affinché possano imparare un mestiere”.
“Voglio ringraziare la Fondazione Megamark, valido attore del nostro territorio che ci consente di dare gambe a tante attività sociali, e Lab 4 Project per averci scelto come partner sin da subito - ha proseguito Francesca Bottalico -. Quando siamo stati contattati dall’associazione abbiamo pensato immediatamente alla carica esplosiva delle persone che frequentano il nostro centro anziani, una ricchezza per questa città. Questo progetto ha il grande merito di offrire loro la possibilità di dedicare del tempo ai bambini e di poterlo fare al di fuori dei spazi convenzionali del welfare. Questa è la nostra concezione di welfare, che si basa proprio su attività svolte nei luoghi pubblici e tra le persone, per far sì che nascano nuovi legami e relazioni più forti. E i nostri anziani hanno una vitalità e una forza invidiabili, due caratteristiche fondamentali in un periodo storico in cui emergono spesso egoismi e individualismi. Pertanto sono certa della riuscita dell’iniziativa, cui garantiremo tutto il nostro supporto”.
“Questo progetto dà l’idea della costruzione di una comunità su cui l’amministrazione comunale sta investendo da quattro anni - ha dichiarato Paola Romano -. Per creare delle comunità credo sia necessario unire due generazioni così lontane e promuoverne lo scambio di informazioni ed emozioni. I nostri bambini non conoscono i giochi che si facevano una volta, da cui sicuramente potrebbero trarre molti insegnamenti. Quindi ci è sembrato un ottimo modo per fare incontrare i due protagonisti del progetto, anche perché molti dei piccoli non hanno più i loro nonni. Inoltre le fasi progettuali sono molto ampie e strutturate e quindi mi auguro davvero che questa iniziativa possa estendersi anche ad altre scuole di altri Municipi di Bari”.
I Giochi d’un Tempo gode del patrocinio della Regione Puglia e prevede il supporto degli assessorati al Welfare e alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari.