di DONATO FORENZA - I saloni Ecomondo e Key Energy si sono chiusi da qualche giorno, a Rimini, nell’ambito della 22a Fiera Internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, registrando una crescita di presenze professionali. Sulla piattaforma europea, afferente a Italian Exhibition Group, dedicata alla Green economy e alle energie rinnovabili, per quattro intensi giorni di iniziative sono stati protagonisti il mercato, le Istituzioni, le imprese e gli esperti. I saloni dedicati a economia circolare e energie rinnovabili sono risultati elementi fondamentali e rappresentativi riferimenti europei, per imprese e istituzioni, nella transizione verso l’unica tipologia di economia che offre nuove prospettive di sviluppo.
All’inaugurazione, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha definito la poliedrica manifestazione “La grande Expo dell’economia circolare”. E’ emerso un evento irrinunciabile nella transizione verso la green economy; infatti fattori rilevanti quali innovazione, scambi internazionali e contenuti scientifici, hanno caratterizzato gli scenari delle molteplici manifestazioni.
Hanno partecipato importanti operatori internazionali e nazionali. Il Ministro Costa e vari membri del Governo, interlocutori del sistema industriale e della comunità scientifica, hanno accolto richieste di priorità , nell’agenda delle Istituzioni, al piano nazionale per l’economia circolare, fondato sul partenariato pubblico-privato. Le presenze internazionali, pari al 10% del totale, sono pervenute da 115 Paesi: il 70% dall’Europa, il 9% dal Bacino del Mediterraneo, con partecipazioni di Cina e Federazione Russa. Sono stati rilevati circa 170 milioni di contatti. Il quartiere fieristico, dotato di 129.000 mq espositivi è stato totalmente occupato dalle aziende. Innovative proposte tecnologiche e industriali concernenti dimensioni progettuali dell’economia, sono emerse nei differenti eventi. Sono state evidenziate linee paradigmatiche connesse alla Città Sostenibile, e progetti di eccellenza disponibili per la modellistica della smart city.
Gli Stati Generali della Green Economy hanno manifestato che 7-8 miliardi l’anno di investimenti pubblici green, nei prossimi 5 anni, attiverebbero 21,4 miliardi di investimenti privati e 440mila nuovi posti di lavori l’anno. Sono state definite sinergie fra gruppi industriali, per cogliere le opportunità di finanziamenti di organismi europei. Italian Exhibition Group ha trasmesso la valenza del sistema Italia, testimoniata dal Rapporto Conai (67,5% dei rifiuti da imballaggio avviati a riciclo nel 2017) e dall’indice di circolarità , che posiziona l’Italia (seconda in Europa) dopo l’Olanda.
A Ecomondo si è svolto il summit europeo sul fosforo, con programmi di recupero da fanghi di depurazione; l’UE ha presentato attraverso l’agenzia Executive Agency for Small and Medium Enterprise, 38 progetti finanziati da quattro Programmi comunitari; grande attenzione è stata data a business nelle regioni mediorientali, Nord Africa, Africa Sub-Sahariana, al Marocco, e allo sviluppo di eco-professioni in Canada.
Rilevanti le presentazioni di programmi europei su: - ciclo dei rifiuti; - bioeconomia; - energie rinnovabili; - i focus definiti per il 2018: strategia europea sulla plastica, gestione e valorizzazione della risorsa idrica, bonifica di suoli, riqualificazione di siti e aree portuali, prevenzione e gestione del rischio idrogeologico, trattamento e purificazione dell'aria indoor e outdoor, monitoraggio di emissioni, efficienza energetica, ed altri temi correlati.
In generale, si tratta di presenze concretamente rappresentate da grandi aziende, strutture consortili e straordinarie startup che determinano progettualità e iter pregevoli, con metodologie che adottano processi green nella loro modellistica economica operando nel contesto della sostenibilità ambientale.
All’inaugurazione, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha definito la poliedrica manifestazione “La grande Expo dell’economia circolare”. E’ emerso un evento irrinunciabile nella transizione verso la green economy; infatti fattori rilevanti quali innovazione, scambi internazionali e contenuti scientifici, hanno caratterizzato gli scenari delle molteplici manifestazioni.
Hanno partecipato importanti operatori internazionali e nazionali. Il Ministro Costa e vari membri del Governo, interlocutori del sistema industriale e della comunità scientifica, hanno accolto richieste di priorità , nell’agenda delle Istituzioni, al piano nazionale per l’economia circolare, fondato sul partenariato pubblico-privato. Le presenze internazionali, pari al 10% del totale, sono pervenute da 115 Paesi: il 70% dall’Europa, il 9% dal Bacino del Mediterraneo, con partecipazioni di Cina e Federazione Russa. Sono stati rilevati circa 170 milioni di contatti. Il quartiere fieristico, dotato di 129.000 mq espositivi è stato totalmente occupato dalle aziende. Innovative proposte tecnologiche e industriali concernenti dimensioni progettuali dell’economia, sono emerse nei differenti eventi. Sono state evidenziate linee paradigmatiche connesse alla Città Sostenibile, e progetti di eccellenza disponibili per la modellistica della smart city.
Gli Stati Generali della Green Economy hanno manifestato che 7-8 miliardi l’anno di investimenti pubblici green, nei prossimi 5 anni, attiverebbero 21,4 miliardi di investimenti privati e 440mila nuovi posti di lavori l’anno. Sono state definite sinergie fra gruppi industriali, per cogliere le opportunità di finanziamenti di organismi europei. Italian Exhibition Group ha trasmesso la valenza del sistema Italia, testimoniata dal Rapporto Conai (67,5% dei rifiuti da imballaggio avviati a riciclo nel 2017) e dall’indice di circolarità , che posiziona l’Italia (seconda in Europa) dopo l’Olanda.
A Ecomondo si è svolto il summit europeo sul fosforo, con programmi di recupero da fanghi di depurazione; l’UE ha presentato attraverso l’agenzia Executive Agency for Small and Medium Enterprise, 38 progetti finanziati da quattro Programmi comunitari; grande attenzione è stata data a business nelle regioni mediorientali, Nord Africa, Africa Sub-Sahariana, al Marocco, e allo sviluppo di eco-professioni in Canada.
Rilevanti le presentazioni di programmi europei su: - ciclo dei rifiuti; - bioeconomia; - energie rinnovabili; - i focus definiti per il 2018: strategia europea sulla plastica, gestione e valorizzazione della risorsa idrica, bonifica di suoli, riqualificazione di siti e aree portuali, prevenzione e gestione del rischio idrogeologico, trattamento e purificazione dell'aria indoor e outdoor, monitoraggio di emissioni, efficienza energetica, ed altri temi correlati.
In generale, si tratta di presenze concretamente rappresentate da grandi aziende, strutture consortili e straordinarie startup che determinano progettualità e iter pregevoli, con metodologie che adottano processi green nella loro modellistica economica operando nel contesto della sostenibilità ambientale.
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