di PIERO CHIMENTI - I muretti a secco sono stati sono stati riconosciuti patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. La pratica agricola, che risalirebbe ai tempi dei messapi, è stato proposta oltre che dall'Italia, la cui maggior promotrice è stata la Puglia, anche da altri Paesi come Francia, Croazia, Malta, Slovenia, Svizzera, Grecia e Spagna. La notizia è stata diffusa su twitter dall'organizzazione internazionale. L'Unesco asserisce inoltre di riconoscere in essi una relazione armoniosa tra l'uomo e la natura.
“I muretti a secco rappresentano un patrimonio identitario per tutta l’Italia, per il Mediterraneo e per la Puglia in particolare. La Regione - dichiara il Presidente Emiliano - si è fatta promotrice insieme ad altre regioni di questa candidatura. La nostra terra, dal Salento alla Capitanata, è incorniciata dai muretti a secco, opere che tracciano il lavoro dell’uomo rispettoso dell’ambiente, testimonianza di una storia contadina antica che mantiene intatta la
sua autenticità nel tempo. Questo riconoscimento celebra un elemento della nostra tradizione che identifica i luoghi della nostra memoria e che si tramanda di generazione in generazione. Grazie a Unesco potremo valorizzare ancora di più l’unicità del nostro territorio e far apprezzare tutta questa bellezza ai visitatori e ai turisti che verranno a trovarci da ogni parte del mondo”.
“La pietra è quel “dettaglio” che fa la Puglia. Nel muretto a secco poi racconta tutta la genialità e la fatica, la precisione e la bellezza del lavoro dell’uomo. Nel tempo è rimasta una tecnica di divisione nelle campagne ancora valida e bellissima, che diventa paesaggio – afferma L’Assessore Loredana Capone- Abbiamo sempre creduto che i muretti a secco fossero un patrimonio unico di storia e di identità locale. Oggi questo riconoscimento ci dà ragione. Vogliamo valorizzare i muretti a secco in Puglia e li metteremo al centro di nuovi itinerari, anche se con Inpuglia365 abbiamo già attivato alcuni laboratori della pietra e di costruzione dei muretti a secco".
“I muretti a secco rappresentano un patrimonio identitario per tutta l’Italia, per il Mediterraneo e per la Puglia in particolare. La Regione - dichiara il Presidente Emiliano - si è fatta promotrice insieme ad altre regioni di questa candidatura. La nostra terra, dal Salento alla Capitanata, è incorniciata dai muretti a secco, opere che tracciano il lavoro dell’uomo rispettoso dell’ambiente, testimonianza di una storia contadina antica che mantiene intatta la
sua autenticità nel tempo. Questo riconoscimento celebra un elemento della nostra tradizione che identifica i luoghi della nostra memoria e che si tramanda di generazione in generazione. Grazie a Unesco potremo valorizzare ancora di più l’unicità del nostro territorio e far apprezzare tutta questa bellezza ai visitatori e ai turisti che verranno a trovarci da ogni parte del mondo”.
“La pietra è quel “dettaglio” che fa la Puglia. Nel muretto a secco poi racconta tutta la genialità e la fatica, la precisione e la bellezza del lavoro dell’uomo. Nel tempo è rimasta una tecnica di divisione nelle campagne ancora valida e bellissima, che diventa paesaggio – afferma L’Assessore Loredana Capone- Abbiamo sempre creduto che i muretti a secco fossero un patrimonio unico di storia e di identità locale. Oggi questo riconoscimento ci dà ragione. Vogliamo valorizzare i muretti a secco in Puglia e li metteremo al centro di nuovi itinerari, anche se con Inpuglia365 abbiamo già attivato alcuni laboratori della pietra e di costruzione dei muretti a secco".