ROMA - Il caso De Falco continua a creare grattacapi al M5S. Il senatore dissidente del Movimento, che assieme ad altri 4 colleghi è stato deferito ai probiviri per non aver votato la fiducia al governo sul dl Sicurezza, sostiene di averlo "appreso in maniera informale da un'agenzia di stampa, ma - assicura - rifarei tutto in modo identico. Ho agito non solo nel rispetto della Costituzione, ma degli stessi valori del Movimento".
In un'intervista rilasciata a 'Repubblica', alla domanda posta all'ex comandante di Marina in cui gli viene ricordato di aver firmato un regolamento che lo obbligava a dare la fiducia al governo, De Falco ha risposto: "Si parlava di un governo 5 stelle, era prima che ci fosse un accordo con la Lega. Sono uscito dall'aula per abbassare il quorum proprio per non creare difficolta' al governo".
De Falco di non aspettarsi l'espulsione: "Non avendo fatto nulla, non devo temere nulla".
In un'intervista rilasciata a 'Repubblica', alla domanda posta all'ex comandante di Marina in cui gli viene ricordato di aver firmato un regolamento che lo obbligava a dare la fiducia al governo, De Falco ha risposto: "Si parlava di un governo 5 stelle, era prima che ci fosse un accordo con la Lega. Sono uscito dall'aula per abbassare il quorum proprio per non creare difficolta' al governo".
De Falco di non aspettarsi l'espulsione: "Non avendo fatto nulla, non devo temere nulla".