Manovra: prove di dialogo tra Ue ed Italia

L'Europa apre al dialogo con l'Italia dopo la bocciatura sulla manovra, anche in attesa dell'incontro, che si terrà domani tra il premier Giuseppe Conte e Jean-Claude Juncker. Intanto nuovo allarme da Bankitalia: lo spread rischia di far salire il debito.

"Un rialzo pronunciato e persistente dei rendimenti - rende noto l'istituto - a parità di tassi di crescita nominale dell'economia, aumenta il rischio che la dinamica del debito si collochi su una traiettoria crescente". Ad intervenire sulla manovra anche Moody's, che commenta le tensioni Roma-Bruxelles e avverte: "Lo scontro con l'Ue manterrà alto lo spread".

"In Italia i maggiori rischi per la stabilità finanziari derivano dalla bassa crescita e dall’alto debito pubblico". E' l'avvertimento contenuto nel Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d'Italia, secondo cui "la capacità del nostro paese di fronteggiare shock finanziari avversi è comunque sostenuta da diversi elementi positivi: l’indebitamento del settore privato è tra i più bassi nell’area dell’euro; la posizione debitoria netta verso l’estero continua a ridursi beneficiando dell’ampio avanzo commerciale; l’elevata vita media residua del debito pubblico attenua la trasmissione dell’aumento dei rendimenti dei titoli al costo del debito".

Nel secondo trimestre dell’anno, osservano i tecnici di via Nazionale, la quota di titoli pubblici italiani detenuta da investitori esteri si è ridotta di circa tre punti percentuali, al 24%, la variazione negativa più alta dal secondo trimestre del 2012. Nello stesso periodo la percentuale delle banche italiane è tornata a crescere, aumentando di circa due punti percentuali, al 18 per cento. Il calo della quota dell’estero e l’incremento di quella delle banche, aggiungono i tecnici di via Nazionale, sono proseguiti nel terzo trimestre, sebbene a un ritmo più moderato.