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(Prez.Sangue) |
di LUIGI LAGUARAGNELLA - Tante sono le luci del Natale per le strade del centro cittadino che accompagnano il passeggio dello shopping e gli eventi culturali e sociali sparsi nelle diverse piazze. Alberi luccicanti spuntano agli angoli di alcune vie e pare che del presepe non ci sia traccia. Evidentemente il simbolo della Natività di Betlemme non è proprio semplice associarlo all’invasione di luci e suoni del centro. E’ più probabile incontrare presepi a Bari vecchia o nella consueta mostra di Spacca Bari.
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(Santa Croce) |
In centro però sono dislocate alcune parrocchie, che quasi si confondono tra i negozi. Tra una passeggiata e l’altra è consigliabile fermarsi per alcuni istanti in queste chiese per gustare un attimo di silenzio davanti ai presepi allestiti ai piedi dell’altare o in una navata. Quello dei presepi nelle chiese del centro di Bari è un itinerario su una linea che va dal Libertà ed ha il suo culmine nel murattiano, finendo a Madonnella.
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(Sacro Cuore) |
Si tratta di natività che esaltano maggiormente l’aspetto sacro, il “Mistero” del Natale, senza mai tralasciare l’aspetto della tradizione. Sette presepi di sette parrocchie che per la geografia della diocesi rappresentano il “secondo vicariato”.
Partendo da via S. Visconti nella Chiesa del Preziosissimo Sangue in San Rocco animata dai Missionari del Preziosissimo Sangue in fondo alla navata destra si può ammirare una essenziale natività avvolta da cortecce di legno e filagne; due lanterne trasmettono tutto il bisogno di “luce” da custodire e da non disperdere. Legno e luce calda sono in armonia.
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(San Giuseppe) |
Spostandosi nei pressi dell’Università nella chiesa Santa Croce l’idea è quella di entrare in un presepe: alcune statue di pastori sono disposti in alcune zone della chiesa e accompagnano il visitatore verso l’ampia zona del tabernacolo dove è allestita un presepe con grandi statue attorniate da paglia. Tabernacolo e culla hanno un significato reciprocamente simbolico.
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(Immacolata) |
Al Sacro Cuore in via Cardassi, vicino corso Cavour il presepe accoglie all’ingresso: spicca il bianco delle case di Betlemme in cui primeggia la Sacra Famiglia; andando nella chiesa di Sant’Antonio dei frati, il presepe è posto proprio nell’atrio di una porta laterale: alcune statue richiamano la tradizione popolare così come la grotta che assomiglia ad un vecchio rudere con un arco; addentrandosi nel quartiere Madonnella un presepe più tradizionale è quello della chiesa di San Giuseppe posizionato nella navata destra: anche qui primeggiano arcate e colonne. Al centro la Sacra Famiglia illuminata da luci rosse ben abbinate al blu del cielo sullo sfondo; ai lati dietro piccoli archi il punto di vista si sposta sulla vista della vita dei pastori attorno all’acqua e al pozzo.
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(Sant'Antonio) |
Ritornando verso il centro cittadino, ma rimanendo nel quartiere Madonnella nella chiesa dell’Immacolata guidata dai frati cappuccini, una semplicissima Natività ai piedi del presbiterio posta su mattoni rossi è ben visibile da un drappo azzurro che scende dall’altra stella che va a convergere forse sul simbolo che realmente incarna lo spirito di questa festa: appoggiato sulla culla al posto in attesa del Bambino c’è il Vangelo, ossia la Parola fatta carne (alla pagina del prologo del Vangelo secondo Giovanni).
L’ultima chiesa è quella di San Ferdinando in via Sparano: su una base di legno una semplicissima Natività con i Magi cattura l’attenzione del presbiterio.
Questi presepi più che la tradizione richiamano fortemente il significato solenne, liturgico e sacro del Natale e apprezzarli nel silenzio messo come parentesi nel chiasso del centro città , aiuta a rallentare un po’ i “soliti ritmi frenetici” di questa festa.