BRINDISI - La pesante crisi del comparto olivicolo-oleario della provincia di Brindisi è stato al centro di un incontro convocato dal Prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, con i responsabili provinciali della CIA- Agricoltori Italiani della provincia Due Mari (Taranto-Brindisi). Nelle settimane scorse, a seguito dei numerosi eventi calamitosi abbattutisi sul territorio provinciale, la CIA Due Mari aveva scritto al Prefetto di Brindisi chiedendo un incontro per sottoporre la situazione che stanno vivendo migliaia di aziende agricole del territorio, ma anche i numerosi frantoi, e di conseguenza anche le migliaia di famiglie di lavoratori, la cui unica speranza era legata proprio alla campagna olivicola 2018/2019. Una campagna ormai compromessa in termini di produzione di olive e qualità di olio.
Lunedì 3 dicembre, il Prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, ha incontrato Piero De Padova e Giannicola D’Amico, presidente e vicepresidente provinciale della CIA Due Mari.
“Ringraziamo per l’attenzione e la disponibilità il Prefetto di Brindisi, dott. Valenti – commentano De Padova e D’Amico – il quale, in un lungo e cordiale incontro, ha ascoltato il grido di allarme che abbiamo lanciato relativamente alla pesante situazione di crisi del comparto olivicolo e oleario del Brindisino, e si è impegnato a interessare immediatamente della questione sia la Regione Puglia ma anche i Ministeri competenti e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una crisi dovuta a una perdita di produzione media del 60-70% e in alcuni territori anche superiore, con olive che in alcune zone vengono anche acquistate a 13-20 euro il quintale a fronte di costi di raccolta a quintale pari ad almeno il quadruplo (80-90 euro a quintale). In tutto ciò si registrano prezzi dell’olio ai minimi termini, a causa anche della scarsa qualità prodotta”.
Lunedì 3 dicembre, il Prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, ha incontrato Piero De Padova e Giannicola D’Amico, presidente e vicepresidente provinciale della CIA Due Mari.
“Ringraziamo per l’attenzione e la disponibilità il Prefetto di Brindisi, dott. Valenti – commentano De Padova e D’Amico – il quale, in un lungo e cordiale incontro, ha ascoltato il grido di allarme che abbiamo lanciato relativamente alla pesante situazione di crisi del comparto olivicolo e oleario del Brindisino, e si è impegnato a interessare immediatamente della questione sia la Regione Puglia ma anche i Ministeri competenti e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una crisi dovuta a una perdita di produzione media del 60-70% e in alcuni territori anche superiore, con olive che in alcune zone vengono anche acquistate a 13-20 euro il quintale a fronte di costi di raccolta a quintale pari ad almeno il quadruplo (80-90 euro a quintale). In tutto ciò si registrano prezzi dell’olio ai minimi termini, a causa anche della scarsa qualità prodotta”.