BARI - Associazioni, Comitati e Cittadini, spesso, in questi ultimi anni, hanno chiesto l’effettuazione di studi epidemiologici per indagare lo stato di salute della popolazione barese, soprattutto, in aree vicine ad impianti potenzialmente inquinanti, quali discariche, impianti di trattamento di rifiuti, industrie", dichiara Sabino Mangano detto Marco, portavoce al Comune di Bari.
Esempio drammatico di mancato controllo e monitoraggio ambientale-epidemiologico - continua Mangano - è il caso del parco Ecopoli (meglio conosciuta come montagnola dell’immondizia di Japigia, ex discarica comunale) sito collegato alle morti tumorali nella palazzina di Via Archimede, ovvero un’area con un quadro epidemiologico che «richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi» come dichiarato al termine delle indagini avviate circa un anno fa dalla Procura di Bari.
Inoltre sono molte le aree cittadine trasformate in discariche dalle quali spesso rivengono segnalazioni di roghi notturni di materiale altamente inquinante e nocivo per la salute.
Occorre che il Comune di Bari e lo stesso Sindaco, in qualità di autorità sanitaria, si adoperino, insieme agli Enti preposti, al fine di indagare lo stato di salute della popolazione e la presenza degli inquinanti ambientali, con particolare urgenza nelle aree più a rischio.
Per questo motivo con il nostro Ordine del Giorno - conclude Mangano - abbiamo impegnato il Sindaco di Bari (in qualità di Autorità sanitaria) e la Giunta ad attivarsi prontamente, affinché le Autorità ed Enti competenti provvedano ad attivare uno studio epidemiologico, che indaghi il rapporto ambiente-salute, fotografi lo stato di salute attuale della popolazione, individui le fonti inquinanti e indichi le misure necessarie al miglioramento dell’ambiente di vita della popolazione, anche in una ottica di prevenzione del danno potenziale.
Esempio drammatico di mancato controllo e monitoraggio ambientale-epidemiologico - continua Mangano - è il caso del parco Ecopoli (meglio conosciuta come montagnola dell’immondizia di Japigia, ex discarica comunale) sito collegato alle morti tumorali nella palazzina di Via Archimede, ovvero un’area con un quadro epidemiologico che «richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi» come dichiarato al termine delle indagini avviate circa un anno fa dalla Procura di Bari.
Inoltre sono molte le aree cittadine trasformate in discariche dalle quali spesso rivengono segnalazioni di roghi notturni di materiale altamente inquinante e nocivo per la salute.
Occorre che il Comune di Bari e lo stesso Sindaco, in qualità di autorità sanitaria, si adoperino, insieme agli Enti preposti, al fine di indagare lo stato di salute della popolazione e la presenza degli inquinanti ambientali, con particolare urgenza nelle aree più a rischio.
Per questo motivo con il nostro Ordine del Giorno - conclude Mangano - abbiamo impegnato il Sindaco di Bari (in qualità di Autorità sanitaria) e la Giunta ad attivarsi prontamente, affinché le Autorità ed Enti competenti provvedano ad attivare uno studio epidemiologico, che indaghi il rapporto ambiente-salute, fotografi lo stato di salute attuale della popolazione, individui le fonti inquinanti e indichi le misure necessarie al miglioramento dell’ambiente di vita della popolazione, anche in una ottica di prevenzione del danno potenziale.