BARI - “Emiliano convoca gli stati generali per la rete oncologica pugliese propinando acronimi come Rop, Coro e annunciando un numero verde, l'800185003 che a suo dire sarà attivo da gennaio, per la presa in carico dei pazienti. Il tutto ovviamente sulla carta, così come quasi tutto ciò che hanno fatto finora, dal momento che la l’assistenza per i pazienti oncologici in Puglia è sconfortante”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca.
“Come sempre - continua il pentastellato - si pubblicizzano grandi rivoluzioni per poi purtroppo lasciare tutto com’è. Lo stile è quello delle sagre e della finta partecipazione dove l'autoreferenzialità è palpabile, la stessa degli stati generali convocati per il Mediterranean Children's Hospital qualche giorno fa, semplicemente campagna elettorale. Emiliano dice che in Puglia siamo all’avanguardia e siamo addirittura un modello per le altre Regioni. Peccato che il modello sia solo teorico, visto che nella pratica le cose sono molto diverse. Nella realtà il paziente che ha bisogno di fare una PET per la stadiazione di un tumore maligno, fondamentale per poter decidere il trattamento più adatto, o chi deve fare una Tomoscintigrafia urgente per scongiurare un sospetto di recidiva, non ha praticamente nessuna possibilità di poterlo fare nel pubblico in tempi utili. Le soluzioni al momento sono tre: pagare o farsi raccomandare o andare fuori regione in mobilità passiva. L’alternativa - conclude - è affidarsi alla Provvidenza, quello che purtroppo i pugliesi, grazie a questo governo regionale, sono costretti a fare sempre più spesso”.
“Come sempre - continua il pentastellato - si pubblicizzano grandi rivoluzioni per poi purtroppo lasciare tutto com’è. Lo stile è quello delle sagre e della finta partecipazione dove l'autoreferenzialità è palpabile, la stessa degli stati generali convocati per il Mediterranean Children's Hospital qualche giorno fa, semplicemente campagna elettorale. Emiliano dice che in Puglia siamo all’avanguardia e siamo addirittura un modello per le altre Regioni. Peccato che il modello sia solo teorico, visto che nella pratica le cose sono molto diverse. Nella realtà il paziente che ha bisogno di fare una PET per la stadiazione di un tumore maligno, fondamentale per poter decidere il trattamento più adatto, o chi deve fare una Tomoscintigrafia urgente per scongiurare un sospetto di recidiva, non ha praticamente nessuna possibilità di poterlo fare nel pubblico in tempi utili. Le soluzioni al momento sono tre: pagare o farsi raccomandare o andare fuori regione in mobilità passiva. L’alternativa - conclude - è affidarsi alla Provvidenza, quello che purtroppo i pugliesi, grazie a questo governo regionale, sono costretti a fare sempre più spesso”.
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