PARIGI - Monta un caso sulle dichiarazioni di Di Maio sul colonialismo francese. L'ambasciatore italiano a Parigi, Teresa Castaldo, è stata convocata dal ministero degli Esteri francese per le affermazioni del vice premier in tema di immigrazione, secondo una fonte del governo francese.
Il ministro per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, "ha convocato l'ambasciatore italiano in seguito ad affermazioni inaccettabili e inutili delle autorita' italiane ieri", ha fatto sapere una nota.
DI MAIO: "DECOLONIZZARE AFRICA" - Bisogna "decolonizzare l'Africa" e anche l'Ue "deve occuparsi di questo tema". Così il vicepremier Luigi Di Maio, interpellato dopo che l'ambasciatrice italiana in Francia è stata convocata in seguito alle sue dichiarazioni. "Guardiamo in faccia anche le cause, non solo gli effetti dell'emigrazione. Ci sono autorevoli economisti di tutto il mondo che ne parlano, noi abbiamo solo acceso il faro su una verità", insiste Di Maio.
Ieri Di Maio aveva speso parole durissime sulla Francia, parlando di immigrazione, che userebbe "il franco delle colonie" per finanziare il suo debito pubblico a spese dei Paesi africani.
Il ministro per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, "ha convocato l'ambasciatore italiano in seguito ad affermazioni inaccettabili e inutili delle autorita' italiane ieri", ha fatto sapere una nota.
Di Maio aveva accusato la Francia di "impoverire l'Africa" aggravando la crisi migratoria.
"Io non credo che sia un caso diplomatico, io credo che sia tutto vero". Così il vicepremier replica a chi gli chiede della convocazione dell'ambasciatrice italiana a Parigi in seguito alle sue dichiarazioni contro la presenza francese in Africa.
"La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi - tiene il punto il vicepremier -. Se l'Europa in questo momento vuole avere un po' di coraggio, deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione. Noi abbiamo acceso un faro di verità".
"La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi - tiene il punto il vicepremier -. Se l'Europa in questo momento vuole avere un po' di coraggio, deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione. Noi abbiamo acceso un faro di verità".
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