BARI - Accogliendo la richiesta del consigliere lucano Piero Lacorazza, al fine di rilanciare la lotta contro la ripresa della campagna di ricerche petrolifere nei mari italiani, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano invita per il prossimo 14 gennaio a Bari le componenti del Comitato Promotore dei Referendum antitrivelle che si è svolto il 17 aprile 2016, nonché tutti i rappresentanti interessati delle Regioni e dei Consigli Regionali che col loro voto chiesero lo svolgimento della consultazione referendaria.
Lo scopo è quello di costruire una nuova iniziativa politica per fermare le trivellazioni nei mari italiani.
Il presidente Emiliano dichiara: “È insopportabile la bieca ipocrisia di chi, dopo aver finto di lottare al nostro fianco, appena giunto al Governo del Paese anche grazie ai tanti elettori sensibili a questo argomento, ora assume le medesime condotte dei governi precedenti che si volevano contrastare con la richiesta di referendum antitrivelle.
Tali posizioni esprimono una totale indifferenza per le questioni ambientali e per la tutela dei nostri mari e dei nostri territori senza alcuna reale prospettiva di sviluppo economico.
Ma soprattutto un cinismo spietato e lobbista come già constatato dalla Puglia nei voltafaccia insopportabili sulle questioni Ilva e Tap. La firma dei permessi di ricerca petrolifera con l’Air Gun tra Natale e Capodanno, dà il senso di una delusione grandissima nei confronti di avversari politici con i quali il Governo pugliese aveva lealmente collaborato su queste grandi battaglie senza esitare ad entrare in contrasto con i governi del centrosinistra.”
"LA REGIONE METTERÀ IN CAMPO OGNI AZIONE CONSENTITA DALLA LEGGE PER EVITARE QUESTO SCEMPIO" - In pochi giorni, il Ministro allo sviluppo economico Di Maio ha firmato 15 concessioni di ricerca idrocarburi nei mari italiani di cui tre nello Jonio. Non commento una scelta che, al pari delle decisioni assunte in questi sette mesi dal Governo giallo/verde su #TAP e #Ilva oltre alle parole farneticanti di Grillo sul dramma #Xylella, lascia senza parole. Non useró neppure le invettive che in questi anni hanno caratterizzato l'azione politica dei pentastellati, spero solo nella reazione del popolo pugliese, capace di mettere in campo una mobilitazione spontanea ora più che mai necessaria, per preservare la bellezza del nostro mare. Così in una nota l'Assessore allo Sviluppo economico Mino Borraccino.
COSTA: "MAI DATO AUTORIZZAZIONI A TRIVELLE" - Da quando sono Ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò". Lo scrive su Facebook il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Non sono diventato Ministro dell'Ambiente per riportare l'Italia al Medioevo economico e ambientale" chiarisce Costa aggiungendo che "anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente una autorizzazione. Voglio che sia chiaro".
"I permessi rilasciati in questi giorni dal Mise sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato di un sì dato dal ministero dell'Ambiente del precedente governo, cioé di quella cosiddetta sinistra amica dell'ambiente" prosegue aggiungendo che "noi siamo il governo del cambiamento e siamo uniti nei nostri obiettivi. Siamo e resteremo contro le trivelle. Quello che potevamo bloccare abbiamo bloccato. E lavoreremo insieme per inserire nel dl Semplificazioni una norma per bloccare i 40 permessi pendenti come ha proposto il Mise. Siamo per un'economia differente, per la tutela dei territori e per il loro ascolto".
Lo scopo è quello di costruire una nuova iniziativa politica per fermare le trivellazioni nei mari italiani.
Il presidente Emiliano dichiara: “È insopportabile la bieca ipocrisia di chi, dopo aver finto di lottare al nostro fianco, appena giunto al Governo del Paese anche grazie ai tanti elettori sensibili a questo argomento, ora assume le medesime condotte dei governi precedenti che si volevano contrastare con la richiesta di referendum antitrivelle.
Tali posizioni esprimono una totale indifferenza per le questioni ambientali e per la tutela dei nostri mari e dei nostri territori senza alcuna reale prospettiva di sviluppo economico.
Ma soprattutto un cinismo spietato e lobbista come già constatato dalla Puglia nei voltafaccia insopportabili sulle questioni Ilva e Tap. La firma dei permessi di ricerca petrolifera con l’Air Gun tra Natale e Capodanno, dà il senso di una delusione grandissima nei confronti di avversari politici con i quali il Governo pugliese aveva lealmente collaborato su queste grandi battaglie senza esitare ad entrare in contrasto con i governi del centrosinistra.”
"LA REGIONE METTERÀ IN CAMPO OGNI AZIONE CONSENTITA DALLA LEGGE PER EVITARE QUESTO SCEMPIO" - In pochi giorni, il Ministro allo sviluppo economico Di Maio ha firmato 15 concessioni di ricerca idrocarburi nei mari italiani di cui tre nello Jonio. Non commento una scelta che, al pari delle decisioni assunte in questi sette mesi dal Governo giallo/verde su #TAP e #Ilva oltre alle parole farneticanti di Grillo sul dramma #Xylella, lascia senza parole. Non useró neppure le invettive che in questi anni hanno caratterizzato l'azione politica dei pentastellati, spero solo nella reazione del popolo pugliese, capace di mettere in campo una mobilitazione spontanea ora più che mai necessaria, per preservare la bellezza del nostro mare. Così in una nota l'Assessore allo Sviluppo economico Mino Borraccino.
COSTA: "MAI DATO AUTORIZZAZIONI A TRIVELLE" - Da quando sono Ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò". Lo scrive su Facebook il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Non sono diventato Ministro dell'Ambiente per riportare l'Italia al Medioevo economico e ambientale" chiarisce Costa aggiungendo che "anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente una autorizzazione. Voglio che sia chiaro".
"I permessi rilasciati in questi giorni dal Mise sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato di un sì dato dal ministero dell'Ambiente del precedente governo, cioé di quella cosiddetta sinistra amica dell'ambiente" prosegue aggiungendo che "noi siamo il governo del cambiamento e siamo uniti nei nostri obiettivi. Siamo e resteremo contro le trivelle. Quello che potevamo bloccare abbiamo bloccato. E lavoreremo insieme per inserire nel dl Semplificazioni una norma per bloccare i 40 permessi pendenti come ha proposto il Mise. Siamo per un'economia differente, per la tutela dei territori e per il loro ascolto".