BARI - Una nota dell’assessore allo Sviluppo Economico, Mino Borraccino: “Con una nota formale trasmessa questa mattina all’attenzione del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ho sollecitato il Governo nazionale ad adoperarsi concretamente e fattivamente per consentire la proroga degli ammortizzatori sociali per i 53 lavoratori dello stabilimento ex-Marcegaglia di Taranto, dal momento che la mobilità in deroga scadrà nel prossimo mese di febbraio.
Nel corso di una riunione svolta lo scorso 19 dicembre presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico - prosegue la nota - furono date ampie rassicurazioni da parte dei rappresentanti del Governo sul fatto che sarebbero state fatte tutte le opportune verifiche al fine di introdurre una norma che consentisse la possibilità di prorogare gli ammortizzatori, in modo da continuare a garantire un sostentamento ai lavoratori interessati e alle loro famiglie, in attesa di accertare se ci siano davvero le condizioni per la cessione, da parte dell’impresa Marcegaglia, dello stabilimento di Taranto ad altre realtà industriali intenzionate a rilevare il sito e a riprendere l’attività produttiva, riassorbendo gli ex dipendenti.
A tutt’oggi però il Governo nazionale non ha dato alcun seguito alle sue rassicurazioni e nella legge di bilancio per il 2019, recentemente approvata, non c’è alcuna norma che vada nella direzione da noi auspicata, contrariamente a quanto ci aspettavamo.
Da qui l’esigenza di sollecitare l’esecutivo e, in particolare il Ministro competente, Luigi Di Maio, ad intervenire tempestivamente, anche utilizzando lo strumento della decretazione d’urgenza (ricorrendone i presupposti di necessità e urgenza), visto l’approssimarsi della scadenza degli ammortizzatori sociali per questi lavoratori e in ragione della loro crescente preoccupazione e angoscia per una situazione che, se non risolta in tempi brevi, potrebbe avere rilevanti e gravissime ripercussioni sul piano sociale in un’area, come quella di Taranto, già particolarmente complessa sotto il profilo occupazionale.
Auspico, pertanto, un rapido intervento del Governo e ribadisco l’impegno della Regione Puglia a fare tutto quanto nelle sue prerogative per difendere le ragioni dei lavoratori in questa complessa vicenda”, conclude Borraccino.
Nel corso di una riunione svolta lo scorso 19 dicembre presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico - prosegue la nota - furono date ampie rassicurazioni da parte dei rappresentanti del Governo sul fatto che sarebbero state fatte tutte le opportune verifiche al fine di introdurre una norma che consentisse la possibilità di prorogare gli ammortizzatori, in modo da continuare a garantire un sostentamento ai lavoratori interessati e alle loro famiglie, in attesa di accertare se ci siano davvero le condizioni per la cessione, da parte dell’impresa Marcegaglia, dello stabilimento di Taranto ad altre realtà industriali intenzionate a rilevare il sito e a riprendere l’attività produttiva, riassorbendo gli ex dipendenti.
A tutt’oggi però il Governo nazionale non ha dato alcun seguito alle sue rassicurazioni e nella legge di bilancio per il 2019, recentemente approvata, non c’è alcuna norma che vada nella direzione da noi auspicata, contrariamente a quanto ci aspettavamo.
Da qui l’esigenza di sollecitare l’esecutivo e, in particolare il Ministro competente, Luigi Di Maio, ad intervenire tempestivamente, anche utilizzando lo strumento della decretazione d’urgenza (ricorrendone i presupposti di necessità e urgenza), visto l’approssimarsi della scadenza degli ammortizzatori sociali per questi lavoratori e in ragione della loro crescente preoccupazione e angoscia per una situazione che, se non risolta in tempi brevi, potrebbe avere rilevanti e gravissime ripercussioni sul piano sociale in un’area, come quella di Taranto, già particolarmente complessa sotto il profilo occupazionale.
Auspico, pertanto, un rapido intervento del Governo e ribadisco l’impegno della Regione Puglia a fare tutto quanto nelle sue prerogative per difendere le ragioni dei lavoratori in questa complessa vicenda”, conclude Borraccino.