BARI - La Puglia è certamente una delle regioni d'Italia in cui maggiormente le antiche tradizioni si intrecciano con le moderne concezioni della vita, dando spesso origine ad eventi dal gusto antico ma freschi e contemporanei, come ad esempio l'ormai celeberrima "Notte della Taranta", oppure la "Focara di Novoli" (un enorme falò di circa 25 m, il più grande d'Italia, che viene acceso il 16 Gennaio in onore di Sant'Antonio Abate, e che è stato interesse di un documentario della National Geographic). Il folklore è dunque molto sentito dal popolo pugliese, che nel corso degli anni ha saputo conservare intatti riti, usi e costumi di un tempo forse trascorso troppo rapidamente, ma mai del tutto superato, del quale sopravvivono anche miti e leggende, storie di folletti, streghe. Fantasmi e demoni.
Mario Contino è uno studioso del folklore, esperto anche in materia di antroposofia religiosa e demonologia, fondatore dell'Associazione Italiana Ricercatori del Mistero, poi evolutasi nel gruppo G.I.R.P. (Gruppo Italiano Ricerca Psichica); Autore di molte pubblicazioni librarie e di articoli per riviste di rilevanza nazionale.
I suoi studi puntano più che altro alla comprensione, alla conservazione e alla divulgazione delle specifiche tematiche da lui trattate, ed oggi lo intervisteremo in relazione alla sua ultima "fatica letteraria", il libro dal titolo "Puglia Folk, tra miti e leggende", edito da IqdB edizioni – 2018.
Come mai ha deciso di scrivere questo libro proprio sul folklore pugliese?
Intanto vi ringrazio per l'intervista e per l'interesse nei confronti delle mie ricerche. Io sono pugliese di adozione, sono nato in Campania, nel magnifico Cilento, ma la Puglia non ha nulla da invidiare ad altre regioni. Da quando ho iniziato ad appassionarmi al folklore, ai miti e alle leggende in particolar modo, ho iniziato a ricercare soprattutto nel territorio in cui vivo, ossia la Puglia, scoprendo una mole impressionante di racconti quasi del tutto sconosciuti alla grande massa, noti solo nei pressi del luogo ove si tramandano. Il mio obiettivo è stato subito quello di trascrivere queste leggende e farle conoscere ad un più vasto pubblico, in modo tale da non farle estinguere.
Perchè ha optato per il titolo Puglia Folk, tra miti e leggende?
Il titolo è assolutamente esplicativo del contenuto. “Folk” è da intendersi come abbreviativo di “Folklore”, anche se di per se è un termine con significato proprio. Folklore è un termine che venne proposto per la prima volta dallo scrittore inglese Williams Thoms nel 1846, accettato dalla Comunità Scientifica Internazionale nel 1878. Il vocabolo si compone delle due parole inglesi “Folk” (popolo) e “Lore” (sapere), per esteso il termine folklore fa riferimento al sapere popolare, ergo all'intera tradizione popolare di un determinato territorio, che comprende usi, costumi, miti e leggende ecc.. Per questo motivo, insieme al Dott. Stefano Donno, editore di IqdB edizioni, si è optato per il titolo “Puglia Folk, tra miti e leggende”.
Ci dica brevemente cosa è possibile leggere all'interno della pubblicazione.
Come già accennato il tema principale è il folklore pugliese, quindi leggende relative a castelli infestati, fantasmi e spiriti inquieti, simbolismi esoterici, demoni, folletti, fate e persino streghe e stregoni. Ovviamente il tutto è trattato con metodica, non si tratta solo di reperire la leggenda e di pubblicarla nel libro, dietro di essa si sviluppa uno studio che, a volte, mi ha portato ad appostamenti notturni al fine di cercare di verificare la specifica testimonianza, e non sono mancate certo le sorprese, come potrete leggere nella pubblicazione. Ci sono anche descrizioni di riti religiosi millenari, che si ergono su concezioni cristiane intrise di antiche usanze pagane. Queste danno origine a spettacoli mozza fiato in perfetto equilibrio tra il sacro e il profano. Ovviamente c'è tanto altro nel libro ma non voglio anticipare oltre per non privare il lettore del gusto stesso della lettura.
Perché comprare il suo libro?
Io lo comprerei e come, anzi le dirò di più, l'ho scritto proprio perché in vendita ho trovato ben poco sull'argomento, a parte altri miei lavori letterari precedenti che però seguono filoni di studio leggermente differenti. L'ho scritto in modo tale da creare un volume piccolo ma completo, semplice ma allo stesso tempo ricercato, in modo tale da poter accontentare sia i fanciulli curiosi che gli studiosi più esperti. Lo comprerei perché non è il solito libro, anzi, è un libro insolito in tutti i sensi, dal tema trattato al formato di stampa scelto, facilmente trasportabile anche in borsa.
Bene, ringraziando ancora Mario Contino per aver partecipato a questa nostra intervista, non possiamo che augurarci che lo scopo principale del suo lavoro letterario possa in fine attuarsi, ossia che le antiche tradizioni pugliesi possano rivivere e trovare nuovamente il giusto rispetto in una società che tende a dimenticare troppo rapidamente le proprie, sane, origini.
Mario Contino è uno studioso del folklore, esperto anche in materia di antroposofia religiosa e demonologia, fondatore dell'Associazione Italiana Ricercatori del Mistero, poi evolutasi nel gruppo G.I.R.P. (Gruppo Italiano Ricerca Psichica); Autore di molte pubblicazioni librarie e di articoli per riviste di rilevanza nazionale.
I suoi studi puntano più che altro alla comprensione, alla conservazione e alla divulgazione delle specifiche tematiche da lui trattate, ed oggi lo intervisteremo in relazione alla sua ultima "fatica letteraria", il libro dal titolo "Puglia Folk, tra miti e leggende", edito da IqdB edizioni – 2018.
Come mai ha deciso di scrivere questo libro proprio sul folklore pugliese?
Intanto vi ringrazio per l'intervista e per l'interesse nei confronti delle mie ricerche. Io sono pugliese di adozione, sono nato in Campania, nel magnifico Cilento, ma la Puglia non ha nulla da invidiare ad altre regioni. Da quando ho iniziato ad appassionarmi al folklore, ai miti e alle leggende in particolar modo, ho iniziato a ricercare soprattutto nel territorio in cui vivo, ossia la Puglia, scoprendo una mole impressionante di racconti quasi del tutto sconosciuti alla grande massa, noti solo nei pressi del luogo ove si tramandano. Il mio obiettivo è stato subito quello di trascrivere queste leggende e farle conoscere ad un più vasto pubblico, in modo tale da non farle estinguere.
Perchè ha optato per il titolo Puglia Folk, tra miti e leggende?
Il titolo è assolutamente esplicativo del contenuto. “Folk” è da intendersi come abbreviativo di “Folklore”, anche se di per se è un termine con significato proprio. Folklore è un termine che venne proposto per la prima volta dallo scrittore inglese Williams Thoms nel 1846, accettato dalla Comunità Scientifica Internazionale nel 1878. Il vocabolo si compone delle due parole inglesi “Folk” (popolo) e “Lore” (sapere), per esteso il termine folklore fa riferimento al sapere popolare, ergo all'intera tradizione popolare di un determinato territorio, che comprende usi, costumi, miti e leggende ecc.. Per questo motivo, insieme al Dott. Stefano Donno, editore di IqdB edizioni, si è optato per il titolo “Puglia Folk, tra miti e leggende”.
Ci dica brevemente cosa è possibile leggere all'interno della pubblicazione.
Come già accennato il tema principale è il folklore pugliese, quindi leggende relative a castelli infestati, fantasmi e spiriti inquieti, simbolismi esoterici, demoni, folletti, fate e persino streghe e stregoni. Ovviamente il tutto è trattato con metodica, non si tratta solo di reperire la leggenda e di pubblicarla nel libro, dietro di essa si sviluppa uno studio che, a volte, mi ha portato ad appostamenti notturni al fine di cercare di verificare la specifica testimonianza, e non sono mancate certo le sorprese, come potrete leggere nella pubblicazione. Ci sono anche descrizioni di riti religiosi millenari, che si ergono su concezioni cristiane intrise di antiche usanze pagane. Queste danno origine a spettacoli mozza fiato in perfetto equilibrio tra il sacro e il profano. Ovviamente c'è tanto altro nel libro ma non voglio anticipare oltre per non privare il lettore del gusto stesso della lettura.
Perché comprare il suo libro?
Io lo comprerei e come, anzi le dirò di più, l'ho scritto proprio perché in vendita ho trovato ben poco sull'argomento, a parte altri miei lavori letterari precedenti che però seguono filoni di studio leggermente differenti. L'ho scritto in modo tale da creare un volume piccolo ma completo, semplice ma allo stesso tempo ricercato, in modo tale da poter accontentare sia i fanciulli curiosi che gli studiosi più esperti. Lo comprerei perché non è il solito libro, anzi, è un libro insolito in tutti i sensi, dal tema trattato al formato di stampa scelto, facilmente trasportabile anche in borsa.
Bene, ringraziando ancora Mario Contino per aver partecipato a questa nostra intervista, non possiamo che augurarci che lo scopo principale del suo lavoro letterario possa in fine attuarsi, ossia che le antiche tradizioni pugliesi possano rivivere e trovare nuovamente il giusto rispetto in una società che tende a dimenticare troppo rapidamente le proprie, sane, origini.