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Dopo circa due ore dal decollo, secondo la procedura stabilita in tale situazione, il pilota ha lanciato dalla sua cabina "un codice di allarme trasmesso in tempo reale ai controllori del traffico aereo" che hanno programmato l'atterraggio in uno scalo non programmato a St. John's (Terranova). Il piantagrane è stato comunque arrestato all'atterraggio e posto sotto custodia per aver "messo in pericolo la vita degli altri" e "impedito il movimento di un aereo".
Ovviamente, il passeggero dovrà rispondere per il suo comportamento in tribunale. Al di là dell’evento che ha costretto ad un forzato cambiamento di rotta, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti”, resta il fatto che i viaggiatori hanno subito le conseguenze di un’anomalia che si sarebbero potuto evitare con una miglior organizzazione, ma che meritano di essere risarcite.