BARI - I risultati scientifici ottenuti nello sviluppo e nelle applicazioni tecnologiche di sensori ottici per la rivelazione di gas tossici; gli accordi di collaborazione raggiunti con industrie leader al mondo e prestigiose università extra-europee, hanno portato all’attribuzione dell’onorificenza di “Fellow membership SPIE” al prof. Vincenzo Spagnolo del Politecnico di Bari, docente di Fisica Sperimentale della materia, afferente al Dipartimento Interateneo di Fisica.
Il riconoscimento è stato attribuito e comunicato al docente nei giorni scorsi dalla prestigiosa SPIE, “The International Society for Optics and Photonics” (18.000 membri, 166 nazioni, fondata nel 1955) e verrà conferito il prossimo 4 febbraio 2019 a San Francisco, in California (USA), durante il congresso Photonics West 2019, il più importante congresso di ottica e fotonica del mondo (oltre 23000 i partecipanti nella scorsa edizione 2018).
Dal 1975 ad oggi sono stati eletti Fellow SPIE solo dieci italiani che lavorano presso università ed istituti di ricerca in Italia e di questi oltre al prof. Spagnolo solo altri due lavorano al Sud.
I risultati chiave che hanno portato alla attribuzione della Fellowship SPIE sono stati la realizzazione nel 2017 del Laboratorio pubblico-privato tra Politecnico di Bari e THORLABS Inc., l’essere stato Visiting professor alla “Rice University” di Houston (tra le prime 10 università americane) nel periodo 2017-2018 e l’essere attualmente Visiting professor presso la “Shanxi University” di Taiyuan, attività che si protrarrà fino al 2023 tramite il programma “hundred talents” della Accademia delle Scienze Cinese.
Tutte queste attività di ricerca sono e saranno rivolte allo sviluppo di sensori compatti, portatili e ultrasensibili di tracce gassose per applicazioni quali monitoraggio di processi industriali, sensoristica su drone od analisi del respiro (come un sensore un ossido nitrico, sostanza correlata alla rivelazione di patologie quali asma, o malattie quali tumore al polmone e fibrosi cistica).
Un prototipo delle dimensioni di pochi decimetri cubi sarà mostrato ad una prossima fiera internazionale di fotonica che si terrà a San Francisco i primi giorni di febbraio.
Il sensore compatto realizzato sarà in grado di rivelare la concentrazione di metano, etano e propano in gas naturale, misure di grande interesse per l’industria petrolchimica. Lo stesso sensore sarà testato direttamente in giacimenti di gas naturale dalla Aramco Saudi Arabia, la più importante ditta petrolchimica al mondo con cui sono in corso accordi per la realizzazione di un programma di ricerca pluriennale tramite il laboratorio PolySense.
Il riconoscimento è stato attribuito e comunicato al docente nei giorni scorsi dalla prestigiosa SPIE, “The International Society for Optics and Photonics” (18.000 membri, 166 nazioni, fondata nel 1955) e verrà conferito il prossimo 4 febbraio 2019 a San Francisco, in California (USA), durante il congresso Photonics West 2019, il più importante congresso di ottica e fotonica del mondo (oltre 23000 i partecipanti nella scorsa edizione 2018).
Dal 1975 ad oggi sono stati eletti Fellow SPIE solo dieci italiani che lavorano presso università ed istituti di ricerca in Italia e di questi oltre al prof. Spagnolo solo altri due lavorano al Sud.
I risultati chiave che hanno portato alla attribuzione della Fellowship SPIE sono stati la realizzazione nel 2017 del Laboratorio pubblico-privato tra Politecnico di Bari e THORLABS Inc., l’essere stato Visiting professor alla “Rice University” di Houston (tra le prime 10 università americane) nel periodo 2017-2018 e l’essere attualmente Visiting professor presso la “Shanxi University” di Taiyuan, attività che si protrarrà fino al 2023 tramite il programma “hundred talents” della Accademia delle Scienze Cinese.
Tutte queste attività di ricerca sono e saranno rivolte allo sviluppo di sensori compatti, portatili e ultrasensibili di tracce gassose per applicazioni quali monitoraggio di processi industriali, sensoristica su drone od analisi del respiro (come un sensore un ossido nitrico, sostanza correlata alla rivelazione di patologie quali asma, o malattie quali tumore al polmone e fibrosi cistica).
Un prototipo delle dimensioni di pochi decimetri cubi sarà mostrato ad una prossima fiera internazionale di fotonica che si terrà a San Francisco i primi giorni di febbraio.
Il sensore compatto realizzato sarà in grado di rivelare la concentrazione di metano, etano e propano in gas naturale, misure di grande interesse per l’industria petrolchimica. Lo stesso sensore sarà testato direttamente in giacimenti di gas naturale dalla Aramco Saudi Arabia, la più importante ditta petrolchimica al mondo con cui sono in corso accordi per la realizzazione di un programma di ricerca pluriennale tramite il laboratorio PolySense.