BRUXELLES - Il premier Conte prende posizione sui 49 migranti delle navi ong Sea Eye e Sea Watch e sugli altri 249 che sono a Malta da dicembre. 'C'è un limite al rigore', sostiene il premier in tv che annuncia che l'Italia è pronta ad accogliere almeno donne e bambini.
Per sbloccare la situazione anche Parigi e Berlino riceveranno 50 persone ognuna a patto che anche gli altri Paesi membri partecipino.
L'Ue ipotizza di trasferire solo chi può avere asilo. Ma la soluzione non trova d'accordo Salvini: 'Non cambio idea, non sbarca nessuno', dice. 'Allora manderò un aereo', taglia corto Conte. E in serata nuova replica di Salvini: 'Conte va a prenderli in aereo? Mah...'.
"Non cambio e non cambierò mai idea: un cedimento significherebbe riaprire le porte al traffico di esseri umani. Chi vuole salvare vite deve bloccare gli scafisti e le ong che con la loro presenza aiutano lo sporco lavoro degli scafisti", sostiene Salvini in diretta Facebook. Dunque nessuno "arriverà mai con il consenso mio e della Lega. E se qualcuno, anche all'interno del governo, accetterà di cedere alle imposizioni di scafisti, trafficanti e Ong, non farà un buon servizio a quelle persone".
Sul caso dei 49 migranti a bordo di Sea Watch e Sea Eye “gli Stati membri ora devono dimostrare solidarietà concreta. Le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriori rinvii”. Così il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, dopo la discussione di ieri tra gli ambasciatori dell'Ue.
“I contatti continuano intensamente”, ha dichiarato Schinas, sottolineando che ieri sono stati fatti “progressi”. "Con gli scafisti e i trafficanti nessuna complicità". Lo ribadisce il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini sottolineando che sta lavorando "per diminuire ancora gli sbarchi, agevolare gli arrivi via aereo di chi scappa davvero dalla guerra con i corridoi umanitari e moltiplicare le espulsioni". Secondo i dati del ministero dal 1 gennaio ad oggi nessun migrante è sbarcato in Italia mentre nello stesso periodo dell'anno scorso sono stati 453.
Giungono intanto notizie dalla nave. "Per il diciottesimo giorno siamo ostaggio in mare dei governi europei. La situazione è tesa ma almeno tutti mangiano di nuovo": si tratta dell'ultimo messaggio giunto via Twitter dalla Sea watch questa mattina, riferito ai 49 migranti soccorsi da due navi, da 18 giorni in attesa di un permesso di sbarco in un porto europeo del Mediterraneo. Nelle scorse ore alcuni migranti avevano cominciato a rifiutare il cibo, esasperati dalle condizioni a bordo, ma oggi hanno ripreso a mangiare.
Sul caso dei 49 migranti a bordo di Sea Watch e Sea Eye “gli Stati membri ora devono dimostrare solidarietà concreta. Le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriori rinvii”. Così il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, dopo la discussione di ieri tra gli ambasciatori dell'Ue.
“I contatti continuano intensamente”, ha dichiarato Schinas, sottolineando che ieri sono stati fatti “progressi”. "Con gli scafisti e i trafficanti nessuna complicità". Lo ribadisce il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini sottolineando che sta lavorando "per diminuire ancora gli sbarchi, agevolare gli arrivi via aereo di chi scappa davvero dalla guerra con i corridoi umanitari e moltiplicare le espulsioni". Secondo i dati del ministero dal 1 gennaio ad oggi nessun migrante è sbarcato in Italia mentre nello stesso periodo dell'anno scorso sono stati 453.