BARI - “Sono circa 7 mila le famiglie a rischio sfratto nel 2018 in Puglia e mentre cresce il disagio abitativo il Governo dimentica di inserire nella manovra quelle risorse indispensabili per non lasciare senza un tetto le persone già profondamente colpite dalla crisi e dalla impossibilità di corrispondere tutto il canone a loro richiesto a causa delle evidenti condizioni di indigenza”. L’allarme è lanciato dal Segretario generale del Sicet Cisl Puglia (il sindacato degli inquilini), Paolo Cicerone, che osserva “l’assenza di finanziamenti del Governo per l’edilizia residenziale pubblica nonostante la proprietà immobiliare incassi la cedolare secca al 21% sulle locazioni commerciali. È davvero singolare – aggiunge Cicerone – che l’attuale Governo giallo-verde parli di ‘dignità’ delle persone e poi non si occupi di assicurare la possibilità di un affitto sostenibile quando si tratta di famiglie in manifesta difficoltà a pagare il canone. Questa situazione – sottolinea il Segretario del Sicet – rischia di diventare esplosiva in Puglia per 7 mila nuclei familiari, collocati al 70% nei capoluoghi di provincia, che sono sotto la spada di Damocle dello sfratto. Occorre, invece, – riscontra Cicerone – mettere in campo da subito le necessarie risorse pubbliche per implementare l’offerta di alloggi di edilizia residenziale a basso canone di locazione. È una politica fiscale a favore degli inquilini – conclude – senza la quale il 2019 sarà un anno drammatico per le famiglie più fragili della Puglia”.
Tags
Territorio