ROMA - "Penso che questa opportunità sia l'ultima. Se a seguito di queste elezioni ci saranno i soliti 'mandarini' guidati dalla Germania a guidare le politiche economiche, sociali e migratorie, a uso e consumo della Germania e a nostro danno, io dirò di uscirne. O riusciamo a cambiarla o dovremo uscirne". A dichiararlo il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi, a un dibattito della Cisl definendo il progetto della Ue "fallimentare e tossico per l'Italia". "Se l'ambiente rimane tossico, io dirò andiamone fuori", ha aggiunto il leghista.
"Non abbiamo alcuna intenzione di uscire dall'Europa, vogliamo cambiarla, migliorarla ma non abbandonarla". Cosi' Matteo Salvini dopo le parole del presidente leghista della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, sulle possibilità di un'Italexit nel caso non si riesca a cambiare questa Ue da decenni "tossica" per l'Italia.
Il voto europeo del 26 maggio rappresenta la "nostra ultima speranza per cambiare l'Unione europea: se non si riuscisse a cambiare nulla e l'Europa continuasse con politiche dannose per l'Italia, io, personalmente, suggerirei di uscirne" aveva detto Borghi.
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