FOGGIA - Al via a Foggia la marcia contro le bombe ed il racket delle estorsioni. "Le mafie diventano ammortizzatori sociali. Diventano la risposta, soprattutto al Sud, ai bisogni primari delle persone; cosa che lo Stato non fa". Così don Aniello Manganiello, il prete anticamorra del quartiere napoletano di Scampia, che ha partecipato alla manifestazione, organizzata dall'associazione 'Giovanni Panunzio', l'imprenditore foggiano ucciso 26 anni fa dalla mafia, che ha chiamato a raccolta gli studenti del capoluogo dauno, ma anche commercianti e cittadini. Appello al quale ha risposto poco più di un centinaio di alunni delle scuole superiori cittadine.
FOGGIA - Al via a Foggia la marcia contro le bombe ed il racket delle estorsioni. "Le mafie diventano ammortizzatori sociali. Diventano la risposta, soprattutto al Sud, ai bisogni primari delle persone; cosa che lo Stato non fa". Così don Aniello Manganiello, il prete anticamorra del quartiere napoletano di Scampia, che ha partecipato alla manifestazione, organizzata dall'associazione 'Giovanni Panunzio', l'imprenditore foggiano ucciso 26 anni fa dalla mafia, che ha chiamato a raccolta gli studenti del capoluogo dauno, ma anche commercianti e cittadini. Appello al quale ha risposto poco più di un centinaio di alunni delle scuole superiori cittadine.