Giornata mondiale delle Zone umide


di DONATO FORENZA - La celebrazione internazionale del 2 febbraio è stata designata, fin dal 1996, quale “Giornata mondiale per le zone umide”. In tale data, nel 1971, è stata istituita la Convenzione Internazionale per le Zone Umide nella città di Ramsar, in Iran. Tra gli scopi vi sono quelli di sensibilizzare e aumentare la valenza dei territori da tutelare.

L'atto viene siglato nel corso della "Conferenza Internazionale sulla Conservazione delle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici", promossa dall'Ufficio Internazionale per le Ricerche sulle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici (IWRB- International Wetlands and Waterfowl Research Bureau) con la collaborazione dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN - International Union for the Nature Conservation) e del Consiglio Internazionale per la protezione degli uccelli (ICBP - International Council for bird Preservation).

La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell'avifauna, e la messa in atto di programmi che ne consentano la conservazione degli habitat, della flora e della fauna. Nella Convenzione di Ramsar sono analizzate la varietà di zone umide, caratterizzate da ecosistemi: aree acquitrinose, paludi, torbiere, oppure zone naturali o artificiali d'acqua, permanenti o transitorie, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le zone di acqua marina; sono inoltre comprese anche alcune zone rivierasche, fluviali o marine, adiacenti alle zone umide, ed altre aree peculiari descritte nella Convenzione.

Si tratta di ecosistemi con altissimo grado di biodiversità, habitat vitale per gli uccelli acquatici. Il tema del 2019 è “Wetlands for Disaster Risk Reduction”; opportunamente individuato, tende ad evidenziare: - l’importanza, nel mondo. delle aree umide nella riduzione degli impatti sulle comunità di eventi climatici (inondazioni, siccità e cicloni); - il contributo che queste zone forniscono per aumentare la resilienza. Le zone umide svolgono importanti sevizi ecosistemici per la regolazione del regime delle acque e come habitat per la flora e per la fauna.  L’Italia è dotata di 65 Zone umide, pari a 82.331 ettari (dati Ministero Ambiente Tutela Territorio e Mare) e risultano tra gli ecosistemi più a rischio; infatti, pressione antropica e riscaldamento globale causano gap agli equilibri biologici. Si stima (fonte ISPRA) che nell'ultimo secolo, circa il 64% delle zone umide siano estinte.

La Giornata Mondiale delle Zone Umide, che si celebra in tutto il mondo il 2 e 3 febbraio,  è un’occasione da non perdere per conoscere e visitare questi ambienti straordinari che accolgono la più grande biodiversità della Terra. Sono state formulate manifestazioni in Puglia presso Masseria Le Cesine e Margherita di Savoia. In tutto il mondo e in Italia, per la celebrazione di questa ricorrenza, da Enti ed associazioni, sono stati organizzati seminari, visite guidate per scoprire le ricchezze naturalistiche del territorio, educare alla preservazione e conservazione;vari eventi sono stati previsti in Parchi nazionali, scuole, Oasi ed altre località sensibili.

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