I giapponesi a scuola di coop di comunità
BARI - Siamo venuti dal Giappone per fare esperienza delle vostre cooperative di comunità. Siamo venuti con il nostro capo delegazione Tashima Yasutoshi, direttore generale della Federazione giapponese delle cooperative di produzione lavoro e servizi. Anche da noi stiamo facendo la stessa cosa ma abbiamo imparato da voi una cosa importante: voi create valore non solo tra i soci della cooperativa ma tra i cittadini dell’intera comunità. E questo ci ha molto colpito. Così Tanaka Natsuko, presidente della società Giapponese di Studi cooperativi, al termine dell’incontro avuto questo pomeriggio in Legacoop Puglia con il presidente e il direttore Carmelo Rollo e Pasquale Ferrante.
La delegazione, composta da sei membri, ha voluto incontrare i vertici dell’associazione, per saperne di più sui processi partecipativi delle comunità, come vengono organizzati, come si articola lo strumento delle cooperative di comunità che in Puglia sono un vero e proprio modello di auto organizzazione della cittadinanza..
La delegazione giapponese, prima di incontrare i vertici di Legacoop ha voluto visitare le cooperative di comunità di Melpignano e di Alberobello per toccare con mano l’esperienza della comunità che si attiva per soddisfare i propri bisogni. Hanno cosnosciuto le case dell’acqua e i pannelli fotovoltaici realizzati dalla coop di comunità di Melpignano e i servizi in campo di assistemza alla persona e ai giovani in particolare di FaberCity di Alberobello.
“Siamo stati a Melpignano – ha detto Tanaka Natsuko - dove abbiamo sentito fortissimo il legame tra la cooperativa di comunità e le persone e ad Alberobello dove “abbiamo avvertito la forza dei giovani e la loro volontà. Sulla base di quello che abbiamo visto speriamo tanto che nasca anche in Giappone una legge, sulla quale si sta lavorando da 20 anni, che promuova, come in Puglia, le cooperative di comunità in particolare nei settori dell’agricoltura e del welfare”.
Ad incuriosire la delegazione nipponica oltre i processi partecipativi e l’esistenza di una legge ad hoc sulle comunità che si costituiscono in cooperative, “il fatto che esse siano – ha commentato Rollo a margine dell’incontro - basate su un meccanismo che è tutto a favore delle persone. I giapponesi come noi hanno i problemi di spopolamento, dei giovani che lasciano le aree interne e di quelle colpite dai vari terremoti. Ecco – ha concluso - per tutte queste loro emergenze sono venuti qui in Puglia per capire come funziona questo meccanismo che può dare risposte non solo in termini di servizi al territorio, ma di valore e crescita sociale. A chi gli chiede perché in Puglia e non altrove Rollo non ha dubbi: “Le cooperative di comunità, rappresentative di una comunità, nel senso vero del termine, è il modo pugliese di concepire la comunità che per noi è tale quando ha un numero di persone sufficiente a rappresentarla”.