Puglia: approvato il riparto del Fondo sanitario nazionale
BARI - La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha approvato questa mattina, al termine della discussione, il Riparto Fondo Sanitario Nazionale 2019. Alla Regione Puglia 57 milioni in più rispetto al 2018.
“Dopo l’accordo all’interno della Commissione Salute delle Regioni di ieri – ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - oggi in Conferenza dei Presidenti abbiamo approvato le proposta da inviare in Conferenza Stato-Regioni. Rispetto all’anno scorso la Puglia disporrà di una quota aggiuntiva pari a 57 milioni di euro, incluso una ulteriore quota ottenuta per la premialità annua. Un risultato estremamente importante per noi. La Puglia in questi tre anni e mezzo ha fatto passi da gigante sia in termini di assistenza sanitaria che in termini economici. Oggi la Puglia è in Salute e non produce più bilanci in sofferenza. Procediamo ancora su questa strada, consapevoli che l’obiettivo va ancora raggiunto pienamente”.
Con riferimento al riparto del Fondo Sanitario si registra per la Regione Puglia una diminuzione della popolazione residente compensata in parte dall’aumento dell’età media che influisce sui criteri di calcolo.
Marmo: “Più fondi alla Puglia solo perché è aumentata l’età media della popolazione, altro che successo di Emiliano!” - Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
“La Puglia avrà 57 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso dal fondo sanitario nazionale. Una buona notizia, ovviamente, che Emiliano però cerca velatamente di spacciare come un suo merito. La realtà è completamente diversa: le risorse non sono aumentate per restituire alla Puglia ciò che le è stato tolto in passato, ma solo perché è lievitata l’età media della popolazione pugliese. Dato, quest’ultimo, che influisce sui criteri del riparto. Ergo, ci risiamo: l’ennesima conferma del crollo della natalità in Puglia e il progressivo invecchiamento della popolazione. Questo è tutt’altro che un successo. Non basta: Emiliano sventola anche dei bilanci che non sono più in sofferenza. Se così fosse, e non è, come mai chiude strutture sanitarie e reparti e riduce i servizi? Certo è che oggi, con 57 milioni in più, Emiliano avrà pochi alibi dietro cui nascondere una grave inefficienza politica e gestionale della sua sanità. Staremo a vedere come li utilizzerà”.
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