BARI - Il presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia Pino Romano interviene sul Ddl omofobia. “La notizia è di pochi giorni fa ma si somma a tante altre raccolte in giro per la Puglia in questi anni. Dal pestaggio di un gay a Polignano nel 2015, all’offerta di lavoro che escludeva esplicitamente giovani di diversi orientamenti sessuali a Bari, fino alle scritte omofobe sui muri di un istituto alberghiero di Brindisi contro uno studente del terzo anno. Esemplare, stavolta, è stata la reazione degli studenti: un flash mob fuori dall'istituto, al quale hanno partecipato anche i ragazzi delle altre scuole superiori della città a difesa dell’adolescente colpito. Occorre allora domandarsi: cosa succede quando un ragazzino comincia a riconoscere la sua identità sessuale? Come potrà, crescendo, misurarsi con l'omofobia che ancora esiste e resiste? Gli studenti brindisini - prosegue Romano - ci dicono una cosa chiara: che le reazioni violente e omofobe vanno contrastate col dialogo e l’inclusione. Per questo non posso non cogliere l’occasione per ringraziarli, e al tempo stesso per sollecitare il Presidente della Regione Michele Emiliano, in visita a Brindisi la prossima settimana, e quello del Consiglio Mario Loizzo, ad adoperarsi affinché sia approvato al più presto il disegno di legge sull’omofobia. Il DDL, forte di voto favorevole espresso in seduta congiunta dalle commissioni III e IV il 20 settembre 2018 e dell’approvazione del piano finanziario nel mese di ottobre, da troppi mesi è fermo in consiglio. Sono passate, infatti, sei sedute in cui il DDL, pur essendo tra i punti all’ordine del giorno, non ha trovato spazio per essere discusso e approvato. Sul tema dell’omofobia, la Puglia non può perdere altro tempo, questa legge la chiedono in tanti, giovani ed educatori in primis, per una società più libera e consapevole. Perché parlare di omofobia e di bullismo aiuta ad affrontare il problema della discriminazione che colpisce qualsiasi altra diversità”, conclude Romano.
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