di FRANCESCO BRESCIA – "L’idea di creare Scooterino nasce nel 2013 durante una mia esperienza in Thailandia, a Bangkok, dove vivevo e lavoravo per la Camera di Commercio Italo-thailandese e dove ho scoperto il moto taxi, mezzi a due ruote utilizzati per il trasporto, e ho pensato che potesse essere una cosa molto utile anche da noi in Occidente, ma declinata in chiave ‘sharing economy’", ci spiega il co-founder e COO dell’app Scooterino, Francesco Rellini.
“Ho cominciato a lavorare alla realizzazione di questo progetto con una mia collega, poi abbiamo avuto un finanziamento da Tim Wcap e ho successivamente incontrato quello che sarebbe stato il mio socio americano, Oliver Page,e abbiamo ribrandizzato e lanciato il progetto Scooterino nel 2015.
"L’app", ci spiega Rellini, "è un incrocio tra Bla bla car e Uber e permette di prenotare un percorso da persone che vanno nella stessa direzione o richiedere un passaggio in tempo reale da scooteristi attivi in quel momento. E’ il modo più veloce di spostarsi in città . E’ attivo nella città di Roma dove finora abbiamo registrato circa 75000 richieste di passaggio, ma abbiamo cominciato a fare dei test anche in altre città ".
Rellini ci racconta anche l’esperienza pugliese vissuta a DigithON nel 2016, la maratona delle idee digitali, ideata e organizzata dalla fondazione omonima presieduta da Francesco Boccia e che si svolge a Bisceglie ogni anno: “E’ stata una vetrina sicuramente interessante”. E aggiunge: “Abbiamo partecipato a numerosi eventi in tutta Italia. Non vedo grandi divergenze, grandi divari tra Nord, Centro e Sud Italia, forse al Sud ci sono più possibilità di raccogliere finanziamenti a fondo perduto”.
“Le difficoltà economiche sono un male comune a tutte le regioni per gli startupper italiani”, sottolinea Francesco Rellini, “perché nel nostro Paese non c’è ancora un ecosistema che porti a favorire con un supporto le startup. Non è difficile trovare i primi soldi per partire, ma poi, quando servono quelli per scalare davanti c’è un deserto. So che questo governo sta organizzando una serie di supporti al sistema del venture capital che, rispetto a Paesi come Spagna e Francia, è ancora molto indietro. Ma speriamo che negli anni a venire si muova qualcosa”.
Info su http://scooterino.it/