Taranto, de Gennaro: "malati psichiatrici non sono pacchi postali"
TARANTO - Nella borgata di Taranto-Lama è attiva H24 una CRAP (Comunità Riabilitativa Assistenza Psichiatrica) della ASL Taranto con quattordici pazienti assistiti da quindici lavoratori e un coordinatore.
L’ASL Taranto sta procedendo al trasferimento della struttura presso l’ex Ospedale di Mottola, un provvedimento che è già stato impugnato dalle Organizzazioni sindacali.
Queste, infatti, vi ravvedono una violazione dell’attinente Regolamento regionale, in quanto l’ex Ospedale di Mottola accoglie già un Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) e, inoltre, a breve vi dovrebbero essere allocate altre strutture per l’assistenza di anziani o disabili.
Senza entrare nel merito della questione amministrativa, non posso che solidarizzare con le incolpevoli “vittime” di questa vicenda.
Penso al personale che ogni giorno dovrà subire notevoli disagi per raggiungere il posto di lavoro a circa 40 chilometri, ma, soprattutto, penso ai 14 pazienti psichiatrici e ai loro cari.
Non si può nemmeno immaginare di poter trasferire così persone che vivono un disagio psichico, a chilometri e chilometri da casa, come se fossero pacchi postali…
Pur non disponendo di competenze mediche, non è difficile immaginare che un radicale e repentino mutamento dell’habitat in cui vivono, non possa non ripercuotersi sul delicato equilibrio di persone con problematiche psichiatriche e sul loro percorso riabilitativo.
E penso ai loro cari, che non solo vivono il dolore di avere un parente costretto, anche se per un periodo limitato, a vivere lontano dagli affetti familiari, ma che così per visitarli saranno costretti a raggiungerli a 40 chilometri da casa con i disagi facilmente immaginabili.
Per questo, se proprio è necessario trasferire la struttura, bisogna trovare una sistemazione in città: risulta difficile credere che a Taranto, dove purtroppo abbondano locali e appartamenti sfitti, non ci siano strutture in grado di ospitare questo CRAP evitando a tutti i disagi di un trasferimento così lontano.
Penso non solo ai locali che l’ASL Taranto potrebbe recuperare sul mercato immobiliare, ma anche a quelli del patrimonio del Comune di Taranto che annovera numerosi immobili disponibili.
In tal senso faccio appello alla sensibilità del Sindaco Rinaldo Melucci, che già in altre occasioni ha dimostrato di riuscire a creare collaborazioni con altre istituzioni, affinché si riesca a risolvere questo problema trovando in città un locale idoneo ad ospitare il CRAP.
Mi rendo disponibile a sostenere, con sincero spirito di collaborazione, tale progetto nelle sedi competenti, con il solo ed esclusivo fine di aiutare questi nostri concittadini. Così in una nota la consigliera comunale di Taranto Floriana de Gennaro.
L’ASL Taranto sta procedendo al trasferimento della struttura presso l’ex Ospedale di Mottola, un provvedimento che è già stato impugnato dalle Organizzazioni sindacali.
Queste, infatti, vi ravvedono una violazione dell’attinente Regolamento regionale, in quanto l’ex Ospedale di Mottola accoglie già un Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) e, inoltre, a breve vi dovrebbero essere allocate altre strutture per l’assistenza di anziani o disabili.
Senza entrare nel merito della questione amministrativa, non posso che solidarizzare con le incolpevoli “vittime” di questa vicenda.
Penso al personale che ogni giorno dovrà subire notevoli disagi per raggiungere il posto di lavoro a circa 40 chilometri, ma, soprattutto, penso ai 14 pazienti psichiatrici e ai loro cari.
Non si può nemmeno immaginare di poter trasferire così persone che vivono un disagio psichico, a chilometri e chilometri da casa, come se fossero pacchi postali…
Pur non disponendo di competenze mediche, non è difficile immaginare che un radicale e repentino mutamento dell’habitat in cui vivono, non possa non ripercuotersi sul delicato equilibrio di persone con problematiche psichiatriche e sul loro percorso riabilitativo.
E penso ai loro cari, che non solo vivono il dolore di avere un parente costretto, anche se per un periodo limitato, a vivere lontano dagli affetti familiari, ma che così per visitarli saranno costretti a raggiungerli a 40 chilometri da casa con i disagi facilmente immaginabili.
Per questo, se proprio è necessario trasferire la struttura, bisogna trovare una sistemazione in città: risulta difficile credere che a Taranto, dove purtroppo abbondano locali e appartamenti sfitti, non ci siano strutture in grado di ospitare questo CRAP evitando a tutti i disagi di un trasferimento così lontano.
Penso non solo ai locali che l’ASL Taranto potrebbe recuperare sul mercato immobiliare, ma anche a quelli del patrimonio del Comune di Taranto che annovera numerosi immobili disponibili.
In tal senso faccio appello alla sensibilità del Sindaco Rinaldo Melucci, che già in altre occasioni ha dimostrato di riuscire a creare collaborazioni con altre istituzioni, affinché si riesca a risolvere questo problema trovando in città un locale idoneo ad ospitare il CRAP.
Mi rendo disponibile a sostenere, con sincero spirito di collaborazione, tale progetto nelle sedi competenti, con il solo ed esclusivo fine di aiutare questi nostri concittadini. Così in una nota la consigliera comunale di Taranto Floriana de Gennaro.