BARI - La Puglia tutta cresce e cresce in ragione del settore turistico e, come dimostra Bankitalia nel suo rapporto sull’economia pugliese del 2018, il settore turismo è decisivo nella crescita dell’economia dei servizi della regione.
Non solo. I dati dell’Osservatorio Regionale del Turismo segnalano il record di presenze e arrivi nel 2016, 2017 e 2018. Basti pensare che dal 2015 gli stranieri crescono del +41.8%.
Questo in ragione del fatto che crescono anche le strutture ricettive che dal 2015 al 2018 nel comparto alberghiero sono aumentate del 2%, i posti letto del 3% (aumento in valore assoluto di 2800 posti letto). Nello stesso periodo le strutture ricettive extralberghiere sono aumentate del 35% mentre i posti letto sono aumentati dello 0,7% (aumento in valore assoluto di 1200 posti letto).
Con riferimento allo strumento Pia turismo, per tramite di Pugliasviluppo, sono state presentate 49 istanze che sviluppano investimenti per circa 280 milioni di euro che creano 3.300 nuovi posti letto.
Nell’ambito del titolo II capo VI sono state presentate 606 istanze (di cui 207 alberghiere e 399 extra alberghiere) che sviluppano investimenti per 313 mln di euro. Le sole 207 istanze relative alle strutture alberghiere sviluppano investimenti per 145 milioni di euro che creano 5.800 nuovi posti letto.
“In realtà incentiviamo il miglioramento degli insediamenti alberghieri - dichiara l’assessore Capone - Noi promuoviamo la qualità delle strutture ricettive, sostenendo l’ampliamento dei posti letto e il miglioramento dell’accoglienza. Sono 9000 i posti letto incentivati con l’ultima programmazione comunitaria, di cui 3000 nuovi. Ma il nostro obiettivo è anche garantire il rispetto dell’autenticità dei luoghi e delle regole urbanistiche”.
“Non vogliamo che la Puglia abusi delle bellezze del paesaggio che abbiamo la fortuna di avere e per le quali i turisti ci apprezzano e ci scelgono - prosegue l’assessore Loredana Capone - e se il New York Times o Forbes, per citare le ultime riviste specializzate di caratura mondiale, ci mettono tra le destinazioni più ricercate è evidente che siamo sulla strada giusta.”
“In definitiva condividiamo con gli industriali la necessità che ci siano norme di semplificazione delle procedure, spesso lunghe e farraginose, come il ministro Centinaio sa bene perché gli abbiamo segnalato più volte la questione - aggiunge l’assessore Capone - ma noi vorremmo un maggiore contrasto all’abusivismo che rischia di danneggiare l’immagine di chi si impegna e garantisce economia ed occupazione, perciò abbiamo approvato la legge sul codice identificativo delle strutture ricettive. Purtroppo però – conclude l’assessore - invece che intervenire semplificando le norme e facendo una legge nazionale contro l’abusivismo, come tutte le Regioni chiedono, il Governo ha impugnato la nostra legge sul codice identificativo”.
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