BARI – Si è conclusa la fase di test sulle nuove tecnologie per la disidratazione dei fanghi. Dopo il via libera del Consiglio di Amministrazione che, nel complesso, ha autorizzato l’avvio di gare per un importo totale di oltre 40 milioni di euro, Acquedotto Pugliese, per prima in Italia, ammodernerà l’intero parco macchine dotandosi di nuove tecnologie su larga scala.
Si tratta di grandi centrifughe destinate alla disidratazione dei fanghi che, a regime, consentiranno di ridurre circa 35 mila tonnellate all’anno.
“E’ una vera sfida per Acquedotto Pugliese, che opera intensamente nel settore della depurazione, adottare tecnologie all’avanguardia volte alla riduzione dei fanghi. Questo progetto - afferma il Presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia – rientra in un percorso di innovazione volto al benessere delle comunità e alla tutela dell’ambiente. In quest’ottica, sempre a Lecce abbiamo di recente avviato un impianto di cogenerazione che consente di produrre energia elettrica dalla lavorazione dei fanghi”.
“Una scelta per la sostenibilità e per la riduzione dei costi di esercizio a beneficio del territorio - commenta l’Amministratore Delegato di AQP Nicola De Sanctis - L’adozione di nuove tecnologie nel settore della depurazione si inserisce in un ben più vasto piano di interventi e di sperimentazioni promosso da Regione Puglia e che vede coinvolti attivamente Autorità Idrica Pugliese e l’Agenzia Regionale per i Rifiuti”.
Il sito scelto da AQP per i test è stato l'impianto di depurazione di Lecce, tra le eccellenze del panorama nazionale, dove fino a fine febbraio sono state eseguite le prove tecniche al fine di individuare le apparecchiature più adeguate. Il tutto sotto la supervisione e la collaborazione dei tecnici AQP: dal laboratorio chimico alla manutenzione specialistica fino ai reparti tecnici dell'impianto di Lecce.
La competizione ha visto la partecipazione di importanti player europei del settore, tra cui una pugliese.
L’integrazione di nuove tecnologie nel processo di lavorazione dei fanghi consentirà ad Acquedotto Pugliese di cogliere le opportunità di innovazione tecnologica e acquisire un’alta specializzazione nel settore della depurazione.
Il risparmio all’anno, calcolato in termini di minori spese per l’allontanamento dei fanghi dagli impianti di depurazione, sarà di circa 5 milioni di euro.
Il costo relativo allo smaltimento dei fanghi della depurazione, il cui volume è pari a 244mila tonnellate l’anno, è tra le voci più significative del bilancio di Acquedotto Pugliese e, di conseguenza, della bolletta idrica a carico dei cittadini: 29 milioni di euro. Costi che Acquedotto Pugliese è impegnato attivamente a contenere, congiuntamente a Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese e Agenzia Regionale per i Rifiuti.
L’obiettivo è ridurre i fanghi e puntare sul loro miglior riutilizzo in agricoltura, grazie a tecnologie innovative e a cicli lavorativi rispettosi dell’ambiente. Un passo significativo sulla strada dell’ottimizzazione delle spese, nonché del beneficio per l’ambiente.
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