di VITTORIO POLITO - I riti della Pasqua barese iniziano il Venerdì, detto anche di Passione, prima della Domenica delle Palme (quest’anno il 12 aprile), con la solenne processione della Vergine Addolorata in uscita dal Santuario di Sant’Antonio di Bari per snodarsi lungo le vie della città ‘visitando’ nel percorso alcune chiese del quartiere Libertà e del centro storico di Bari.
L’Addolorata, accompagnata dai fedeli e dalle bande che intonano musiche sacre e marce funebri, se ne va fra la gente che piange, con il fazzolettino bianco fra le mani ed il suo abito nero che rendono ancor più struggente il dolore.
L’itinerario, come per gli scorsi anni, prevede la sosta della Madonna nella Cattedrale di Bari (ore 12-15) per poi riprendere il cammino, dopo la cerimonia eucaristica, per rientrare in serata nella ‘sua’ casa, il Santuario di Sant’Antonio.
Con l’occasione ricordo qualche notizia sulla storia del Convento-Parrocchia che ospita l’Addolorata.
I padri Francescani vennero a Bari nel XVII secolo ed iniziarono la costruzione del Convento e della Chiesa nell’anno 1617 terminando i lavori nel 1622. In seguito al terremoto del 1831, per le gravi lesioni riportate, la chiesa crollò nel 1834. Negli anni 1836-1839 la chiesa venne riedificata ed ampliata e dedicata a Sant’Antonio di Padova. Nel 1866, in seguito alle disposizioni relative alla soppressione degli ordini religiosi, il Convento fu occupato dalla truppe garibaldine ed adibito a caserma. Nel 1887 nella Chiesa venne eretta la Vicaria Capitolare con il titolo di Sant’Antonio, rimasta in funzione fino al 1930. In quel periodo in tutto il quartiere non c’era alcuna chiesa secolare da destinare a parrocchia.
Il 21 maggio 1936 fu posta la prima pietra per la costruzione del Convento e nel 1937 i lavori per l’ampliamento della Chiesa con il Battistero, che terminarono dopo tre anni.
Nel 1956 l’Arcivescovo di Bari Enrico Nicodemo istituì una nuova Parrocchia e la Chiesa di Sant’Antonio divenne per la prima volta parrocchia, retta da padre Bernardo Elia.
Nel 1987 la zona absidale è stata dotata di un bellissimo Crocifisso ligneo del 1600 che la domina ed ai fianchi i mosaici che rappresentano i quattro evangelisti. Nel 1995 la grande statua in gesso di Sant’Antonio viene collocata nel vecchio Battistero, divenuto “Cappella del Santo”.
Il Santuario di Sant’Antonio ha ospitato fin dal 1925 la Pia Associazione di Sant’Antonio ed il 19 marzo 1931 fu dichiarata dall’arcivescovo Augusto Curi “Confraternita di Maria SS. della Pietà e di Sant’Antonio” e dal 10 gennaio 1962 elevata ad Arciconfraternita.
Nell’anno 2011, per iniziativa e sotto la guida di padre Giammaria Apollonio, parroco pro-tempore, la Chiesa è stata totalmente restaurata, tornando così a nuovo splendore.
L’8 dicembre 2015 la Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Bari è stata elevata, dall’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci, alla funzione di Santuario.
Da qualche anno il Santuario è retto da padre Vito Dipinto.