BARI - È iniziato da qualche giorno il cantiere per la realizzazione del Polo bibliotecario regionale all’interno della ex Caserma Rossani, con la pulizia dell’area e la rimozione di tutte le macerie e i detriti presenti, operazioni propedeutiche all’allestimento dei ponteggi per l’avvio delle lavorazioni vere e proprie. Questo pomeriggio il sindaco Antonio Decaro e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, accompagnati dall’assessora regionale all’Industria culturale e turistica Loredana Capone e dal presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi e l’andamento dei lavori.
Come noto, il progetto prevede la destinazione di due degli edifici presenti nell’area alla creazione di uno spazio multifunzionale che ospiti la più grande biblioteca della regione con la Teca del Mediterraneo (la biblioteca del Consiglio regionale), l’Istituto IPSAIC e la Mediateca regionale.
“Il 28 marzo saranno esattamente 29 anni che questo enorme spazio nel cuore della città è rimasto chiuso all’accesso dei cittadini - ha dichiarato Antonio Decaro -. Oggi siamo qui per assistere all’inizio del cantiere che restituirà questi edifici alla loro bellezza aprendoli alla fruizione di tutti. È vero che abbiamo dovuto aspettare troppo tempo a causa dei tanti ostacoli che, spesso, un’amministrazione deve affrontare per realizzare una grande opera come questa. Ma i lavori in corso sono un fatto, così com’è un fatto il futuro della Rossani. Qui nascerà una grande area pubblica, la più grande public library del Mezzogiorno, dedicata allo studio, alla lettura, agli approfondimenti e agli eventi. Un passo alla volta, stiamo riconsegnando alla città un’area strategica, che comprenderà questa piazza culturale all’interno di un grande polmone verde, in cui sorgerà anche la nuova sede dell’Accademia delle Belle arti, già finanziata. I lavori del Polo bibliotecario termineranno nei primi mesi del prossimo anno, mentre alla fine del 2019 potremo già passeggiare nel grande parco urbano che cambierà completamente il volto dell’intera città . Quest'area non vedrà aggiungersi neanche un metro cubo in più rispetto ai volumi esistenti. Questo era un impegno che avevamo preso e che stiamo mantenendo. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa storia che parla di comunità , di cultura, di verde urbano e della bellezza di stare insieme”.
Gli interventi previsti, finanziati dalla Regione Puglia con 9.695.874 euro nell’ambito dell’APQ rafforzato “Beni ed Attività culturali” (delibera CIPE 92/2012), sono di tre tipi: architettonici - sia conservativi sia ricostruttivi -, strutturali con un adeguamento antisismico in linea con la vigente normativa e con l’esecuzione di nuovi collegamenti fra i diversi piani e impiantistici (elettrici, tecnologici, idrici, di videosorveglianza, antincendio, ecc.).
L’edificio più grande interessato dai lavori è la “Casermetta” (palazzina F), originariamente destinato a depositi militari, spazio per l’allenamento del tiro e camere per i militari. Un immobile composto da tredici campate, originariamente di 3000 mq, che al termine dei lavori si estenderà su 3500 mq aumentando la superficie di calpestio senza incrementare la cubatura esistente. Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti.
La ex palazzina “Comando”, (palazzina A) si estende invece su 1500 mq e ospiterà sale studio e uffici, laboratori e sale per il personale.
Gli obiettivi fondamentali dell’intervento consistono nel conservare i manufatti presenti, assicurare nuovi spazi destinati ad istituzioni culturali locali e favorire il riuso di un grande spazio urbano attraverso finalità concordate nel corso di un processo partecipativo che ha coinvolto associazioni e cittadini interessati.
Sono previsti anche lavori di conservazione degli elementi di maggior pregio interni agli immobili (porte in legno, pavimenti decorati, ecc.).
Gli interventi, secondo quanto previsto dal contratto, si completeranno in circa 400 giorni.
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