Ecco perchè Corona torna in carcere

MILANO - "Insofferenza alle prescrizioni": è la motivazione per cui l'ex re dei paparazzi Fabrizio Corona è tornato in carcere. A stabilirlo il magistrato del Tribunale di Sorveglianza che ha sospeso l'affidamento terapeutico che gli era stato concesso per curarsi dalla dipendenza psicologica dalla droga. 

Tra le motivazioni, la vicenda legata al comportamento di Corona nei confronti di Riccardo Fogli, rivelando un presunto tradimento della moglie dell'ex componente dei Pooh durante la trasmissione 'L'isola dei famosi'. Comportamento, per il giudice di sorveglianza, "non congruo" per una persona che sta scontando la pena in affidamento terapeutico.

Ma non basta. Sarebbero state numerose le violazioni di cui Corona sarebbe stato protagonista: nei due mesi precedenti, infatti, non si era presentato più volte alle forze dell’ordine quando arrivava o lasciava un luogo fuori dalla Lombardia, dove si era recato per lavorare con l’autorizzazione del giudice; a Capodanno era rientrato a casa alle 4, due ore dopo che la polizia l’aveva cercato.

Inoltre Corona a Non è l’Arena si era lanciato in spericolate considerazioni sul senso dell’affidamento in prova, che si basa sulla presa di coscienza del detenuto (Corona è sempre tale, la sua pena scade nel 2022) di essere impegnato in un percorso di recupero. In tv, invece, disse che per non finire di nuovo in carcere non poteva essere se stesso, doveva sembrare diverso: «Sei obbligato ad essere quello che non sei» perché altrimenti «ti ributtano dentro».

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