BARI - Giuseppe Romano, portavoce di Senso Civico per la Puglia, commenta lo sblocco del turn-over del Governo M5S-Lega.
"Nemmeno 5 giorni fa, il ministro della Salute Giulia Grillo, annunciava uno storico “cambio di rotta”, grazie all’attesissima norma dello sblocca turn-over.
Conti alla mano invece, oggi scopriamo che per quasi tutto il Sud, la norma approvata giovedì scorso equivale a una beffa. Un danno immane - prosegue Romano - che non consentirà le attese stabilizzazioni e costringerà la nostra Regione, pronta ad uscire dal Piano di rientro, a fermare le 4.700 assunzioni previste.
La norma sblocca turn over, appena introdotta, prende infatti come riferimento il tetto di spesa delle Regioni nel 2018 (quando la Puglia era quindi ancora sotto la scure del Piano operativo) e non quello precedente (la spesa storica del 2004 al quale andava sottratta l’1,4 per cento).
Aver stabilito che il tetto di spesa potrà essere aumentato (a partire dal 2020) solo del 5% dell’incremento del fondo sanitario, cioè (sempre per la Puglia) di un massimo di 5-6 milioni l’anno, frena nei fatti il percorso avviato e con i previsti effetti di «quota 100», che nei prossimi 5 anni manderà in pensione circa 300 medici l’anno, il sistema sanitario pugliese rischia un vero e proprio collasso, con l’impossibilità di garantire i Livelli essenziali di assistenza.
Sarà dunque inevitabile, per riempire le corsie, ricorrere nuovamente a personale precario.
Occorre allora reagire con forza, spiegando ai pugliesi che il Governo del Cambiamento sta mettendo in ginocchio la nostra sanità vanificando gli sforzi ed i tanti sacrifici degli ultimi anni.
Quanto ai Consiglieri di maggioranza che continuano a richiamare ad esempio lo spauracchio dell’autonomia regionale e le loro ragioni di contrasto, vorrei chiedere di evitare inutili commistioni come il richiamo alla spesa storica. Con un Mezzogiorno che parte oggettivamente svantaggiato, occorrono nuovi parametri che si aggancino ai costi standard. Su questo il Consiglio ha già dato piena delega al Presidente Emiliano per far nascere un movimento delle regioni del Sud, sempre più necessario alla luce degli errori nazionali.
Ai Consiglieri grillini invece, che neppure una settimana fa sventolavano la bandiera della battaglia alle liste di attesa va chiesto come si possa conciliare quel meccanismo con questi tagli occupazionali che metteranno in ginocchio il sistema.
Forse occorrerebbe il silenzio, almeno adesso, almeno sulla sanità", conclude Romano.
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