TRANI (BT) - Parlare di genio proteiforme rimanda immediatamente alla figura gigantesca di Leonardo Da Vinci. A 500 anni dalla sua morte si moltiplicano in tutto il mondo eventi, mostre, tributi al grande genio che rappresenta sicuramente un unicum nella storia universale. Così come un unicum è “IL GENIO. 500 ANNI DI MERAVIGLIA”, il progetto esclusivo che gli renderà omaggio dal 6 aprile a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani (BT).
Pittore, scultore, architetto, ingegnere e scienziato, non vi è parte dello scibile che egli non abbia indagato. Giorgio Vasari, il grande storico dell’arte del Rinascimento, lo descrive benissimo nelle sue “Le vite dei piú eccellenti pittori, scultori e architetti”, cogliendo gli aspetti che lo consacreranno a mito universale: “E la fama del suo nome tanto s'allargò, che non solo nel suo tempo fu tenuto in pregio, ma pervenne ancora molto piú ne’posteri dopo la morte sua”. Una letteratura sconfinata, tantissimi gli studi che evidenziano la grandezza di questo “omo sanza lettere”. E proprio un libro avuto in dono sulla figura di questo grande dà l’abbrivio ad un ingegnere salentino, Giuseppe Manisco, per cominciare la sua incredibile avventura. La folgorazione sulla via di Damasco avviene infatti con la lettura di “Le macchine di Leonardo da Vinci” di Marco Cianchi, a cui sono seguite altre letture assieme ad uno studio “matto e disperatissimo” per carpire i segreti dei codici leonardeschi, ivi compresa la scrittura speculare, di questo grande uomo del Rinascimento, antesignano di scoperte impensabili per l’epoca, come quella del cannocchiale, 100 anni prima di Galileo Galilei. Notizia della scoperta, quest’ultima, che ha fatto il giro del mondo, da attribuirsi proprio all’ing. Manisco.
40 opere inedite mai realizzate, la maggior parte a dimensione reale, non in scala, costruite esattamente come Leonardo le aveva disegnate e progettate (dai disegni dei suoi scritti raccolti nei Codici, tra cui il Codice Atlantico), eseguite addirittura con le tecniche della sua epoca, come quella della forgiatura.
Il Centro Culturale Polifunzionale della città di Trani di Palazzo Beltrani con grande onore ospita questa collezione riguardante le più suggestive macchine progettate da Leonardo in “prima assoluta” in quanto alcune opere in mostra sono state realizzate appositamente per la location ospitante e saranno presentate al grande pubblico dal loro stesso autore, Giuseppe Manisco. “Un’operazione incredibile e unica”, così sintetizza Niki Battaglia, promotore della mostra e direttore di produzione di Palazzo delle Arti Beltrani. “In seguito al grande successo riscosso l’anno scorso dalla Mostra 'Il Genio. A Trani. L’arte della guerra: cosa bestialissima' sempre a Palazzo delle Arti, esposizione interamente focalizzata sull’Arte della guerra, ho voluto fortemente le macchine leonardesche dell’ingegner Manisco a Trani perché solo vedendole realizzate si può comprendere ancor più la grandezza di un genio che incarna appieno lo spirito rinascimentale e cogliere la meraviglia che il suo ingegno suscita in chi lo ammira”.
La mostra, organizzata dall’Associazione Delle Arti in collaborazione con CREATTIVAmens e con il Centro Culturale Polifunzionale della città di Trani di Palazzo Beltrani, gode dei patrocini della città di Trani, Teatro Pubblico Pugliese, Festival internazionale Castel dei Mondi, Ordini degli Ingegneri e Architetti della BAT, e vede la partecipazione del Liceo Artistico Federico II Stupor Mundi di Corato e l’IISS Aldo Moro di Trani.
L’intero progetto espositivo è stato concepito per rendere omaggio al più grande Genio di tutti i tempi e alla sua Arte, ancora attualissima, mettendone in evidenza le scoperte più salienti e gli aspetti ancora poco noti. La mostra propone una nuova e molto più complessa esposizione su tutte le macchine del Genio, non solo quelle della guerra, con l’obiettivo principale di diffondere la cultura leonardesca in tutte le sue forme. Il fine è diffondere una conoscenza approfondita di una delle menti più geniali di tutti i tempi, dando rilievo al lato professionale più tecnico dell’artista, spesso meno considerato se rapportato alle grandi opere pittoriche, con un viaggio avvincente tra arte, scienza, tecnica, filosofia, architettura e ingegneria. Figura di statura mastodontica e irripetibile, infatti, Leonardo affascina ormai da mezzo millennio chiunque entri in contatto con la sua “arte”, con la sua capacità speculativa, alimentando sempre più l’enigma sul suo genio e sulla sua vita. Lo stesso mistero che avvolge anche molte delle sue opere, alcune delle quali fanno parte del “mindscape pop” dell’umanità intera, dalla Gioconda all’Uomo Vitruviano, dagli studi sul volo alle macchine da guerra appunto.
La mostra sarà fruibile dal 06 aprile al 30 giugno dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con orario continuato.
Sabato 6 aprile alle ore 20 è prevista una presentazione della mostra con un cicerone d’eccezione.