LECCE - “Geografie fragili: sulle narrative di confine” è il tema dell’edizione salentina della “Notte Europea della Geografia”, l’iniziativa ideata dal Comitato Nazionale Francese di Geografia e promossa da EUGEO che coinvolge Dipartimenti e laboratori universitari, associazioni, sodalizi geografici e appassionati della disciplina: appuntamento mercoledì 3 aprile 2019, alle ore 17 presso il Cinelab “Bertolucci” di Lecce (via Vecchia Frigole 36), con un evento speciale promosso dal Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, Apulia Film Commission, Scuola di Placetelling e Cineclub Universitario.
«L’iniziativa leccese è dedicata alle geografie fragili: alla rappresentazione narrativa di configurazioni territoriali sempre più fluide e instabili, espressione di un nuovo mondo di intendere la geografia», spiega Fabio Pollice, Direttore del Dipartimento e della Scuola di Placetelling, «In questa fluidità di spazi e flussi il concetto di confine, tra i più strutturanti della disciplina, viene ripensato oltre la sua dimensione politico-normativa per coglierne invece il complesso simbolico che ne costituisce l’essenza e che si riflette sulle pratiche spaziali di coloro che lo esperiscono. Tutto ciò acquisisce particolare concretezza con riferimento al fenomeno migratorio, colto tanto nella sua dimensione globale quanto nelle sue implicazioni locali: confini visibili, quelli delle frontiere di Stato, dei muri, del filo spinato; ma anche confini intangibili di lingue, religioni, culture, capaci di plasmare i percorsi insediativi di gruppi e individui, chiamati a una rinegoziazione costante della propria alterità.
Tali osservazioni alimentano il più recente dibattito scientifico di ambito geografico. Eppure se i geografi s’interrogano sull’epistemologia del fenomeno migratorio al fine di valorizzarne la dimensione processuale e transcalare, altrettanta rilevanza rivestono lo studio delle narrazioni a esso collegate e di come queste influenzino l’opinione pubblica, determinando conflitto o integrazione. La geografia si apre quindi alla letteratura, alla documentaristica, al cinema, alla musica, alla graphic novel, alimentando un dialogo che, oltre a offrire diversi e innovativi spunti metodologici, si ammanta di un’imprescindibile valenza sociale e politica. In un’epoca caratterizzata da una forte tendenza alla sclerotizzazione delle identità, tale dialogo stimola necessarie riflessioni sull’alterità, sulle dinamiche d’incontro e scambio, oltre che di conflitto, sulle nuove modalità di vivere gli spazi della quotidianità che si integrano a quelli preesistenti, e sulle opportunità derivanti dalla promozione di pratiche di riconoscimento reciproco per la valorizzazione delle stesse identità territoriali».
Alcuni dei contenuti dell’iniziativa derivano dai lavori del convegno “Sguardi sulla città” (a cura di Cristina Jandelli e Raffaele Pavoni, Università di Firenze, 21-22 gennaio 2019), realizzato nell’ambito del progetto di ricerca “Filmare l’alterità”. La serata si concluderà con una selezione di opere audiovisive incentrate sui temi trattati in sede di discussione, con l’intervento degli autori Alessandro Valenti, Vincenzo D’Arpe, Davide Barletti, Emiliano Carico, Mattia Epifani.