BARI - Al termine della riunione convocata in Prefettura a Bari sulla questione delle gelate in Puglia (febbraio e marzo 2018) con il Ministro delle Politiche Agricole, alla presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura e dei rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni produttive, il Presidente della Regione Puglia ha dichiarato che la riunione è stata molto importante, perché ha mostrato l’unità della Puglia di fronte alle due catastrofi delle gelate e della Xylella, che hanno abbattuto del 60 per cento la capacità produttiva olivicola del territorio.
Per il Presidente della Regione, il Ministro è stato particolarmente attento a svolgere queste due riunioni di lavoro - a Bari e l’altra a Lecce - per limare tutti i possibili emendamenti da inserire nel decreto, in modo tale da consentire al Parlamento di dare vita a quelle norme che sono necessarie per accelerare da un lato gli abbattimenti delle piante infette o comunque che devono essere abbattute secondo gli indirizzi dell’Unione europea, e dall’altra parte per consentire i re-impianti, perché nel decreto è contenuta una strategia di ricostruzione del paesaggio del Salento che per la Regione è importantissima.
Nel decreto sono contenute quelle norme che devono consentire il risarcimento dei danni della parte più importante della olivicoltura italiana, proprio dal punto di vista del fatturato.
Quindi il decreto ha dentro di sé due elementi fondamentali: ricostruzione del paesaggio nel Salento e della capacità produttiva olivicola e la verifica del danno subito nelle altre zone dalle gelate, sperando che non si tratti, anche in questo caso, di un danno che pregiudica in modo permanente la capacità produttiva.
Perché, come ha spiegato il Presidente della Regione, non si conoscono ancora gli effetti della gelata, se si sono consumati oppure se c’è qualche danno permanente.
In questo caso, le somme immaginate dal ministro aumenteranno e dovranno sostenere la ricostruzione degli oliveti della Puglia, da Sud a Nord.
La situazione è davvero drammatica, ma il Presidente ha ribadito che viene affrontata assieme all’Italia: questa è l’olivicoltura più importante di Italia, l’olio è la base della identità nazionale, della filiera agroalimentare tra le più rilevanti del mondo, della cucina mediterranea che è patrimonio della umanità .