Arif. M5S: “La scelta del Commissario deve passare dal Consiglio. Lo dice la legge”


di REDAZIONE - “Avevamo già espresso il nostro dissenso sul Commissariamento dell’Arif previsto dalla legge approvata dal Consiglio la scorsa settimana. Oggi apprendiamo da fonti di stampa che il Commissario scelto dall’assessore Di Gioia avrebbe rinunciato all’incarico. Ci auguriamo che questa rinuncia non venga usata dalla premiata ditta Emiliano - Di Gioia per nominare qualcuno che faccia comodo per la campagna elettorale, bypassando come d’abitudine il parere della commissione competente, come già accaduto più volte in passato, sia con l’allora Commissario ad acta dell’Ager, Gianfranco Grandaliano, sia con il Commissario straordinario dell’Arpal Massimo Cassano. Eppure la legge regionale 24/1978, in materia di nomine, stabilisce che le nomine dei presidenti, dei vicepresidenti e dei commissari straordinari degli enti ed istituti pubblici, di competenza del Presidente della Regione o della Giunta regionale, siano soggette a parere preventivo della Commissione Affari Generali ”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Puglia. L’Agenzia Regionale svolgerà funzioni di supporto all'Osservatorio Fitosanitario regionale e dovrà occuparsi tra le altre cose delle misure di monitoraggio, prevenzione, estirpazione e comunicazione per la gestione della batteriosi causata da Xylella fastidiosa e dell’attività amministrativa per garantire alle imprese agricole e alle aziende vivaistiche il diritto all’accesso tempestivo al fondo di solidarietà nazionale. 

“Compiti di fondamentale importanza - proseguono i consiglieri cinquestelle - per questo il Commissario va scelto per i meriti e curriculum. Come previsto nella norma appena approvata la nomina deve essere soggetta al parere preventivo della commissione competente. Inoltre, la legge sulle nomine stabilisce che la richiesta del parere preventivo debba contenere “la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano, secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intende perseguire negli enti ed istituti”. La scelta del nuovo Commissario deve necessariamente passare dall’esame del Consiglio, non come al solito arrivare a cose fatte attraverso un comunicato stampa. La politica ha già fatto troppi danni a quest’Agenzia, usandola per i propri fini e impedendone la riorganizzazione e la programmazione necessarie perché fosse davvero utile alla nostra agricoltura”.

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