di CRISTINA ANTIFORA - Fino al 5 maggio potete visitare al Vittoriano la mostra del celebre artista che ha rivoluzionato il
mondo dell’arte contemporanea con l’action painting: Jackson Pollock.
Insieme ad altri artisti del suo tempo come Mark Rothko, Pollock portò la pittura oltre quella
“tirrania delle forme”, liberò le tele nella più pura espressione. Ebbe una vita controversa e
quando morì nel 1956 per via di un incidente stradale fu finalmente e ampiamente riconosciuto
come uno degli artisti più importanti del suo tempo.
Pollock ha cambiato definitivamente il vocabolario dell’artista, trascurando la forma e tutte le
nozioni più tradizionali della composizione affinchè emergesse un regno che era allo stesso
tempo sublime e originale.
Sia oggi che durante il suo tempo, l’artista non fu ben compreso: si
rimane quasi spiazzati davanti a quelle tele giganti e probabilmente la mancanza della
conoscenza del suo background artistico e del suo percorso tumultuoso sono causa delle
incomprensioni che circondano il lavoro di Pollock. Già dalla sua adolescenza, Pollock era
impegnato per trovare il modo di esprimere artisticamente il tumulto che infuriava dentro la sua
anima. Ciò lo portò ad iniziare un lungo e spesso tortuoso viaggio, che lo trovò presto immerso
nell'arte indigena delle popolazioni oceaniche e africane, e in particolare quella dei nativi
americani.
Proprio per il suo interesse delle tradizioni popolari, non è sorprendente che Picasso
sia emerso come l’influenza principale di Pollock. Come sia avvenuto il salto dalle tradizioni
popolari alle tecniche audaci e concettuali, è davvero difficile da capire ma è importante dire che
Pollock, in questo viaggio artistico, non è arrivato casualmente. La sua arte è il frutto di una
dolorosa esplorazione di se stesso.
Vittoriano:
da lunedì a giovedì 9.30 - 19.30
venerdì e sabato 9.30 - 22.00
domenica 9.30 - 20.30