Bari: convegno nazionale sull’Accordo di Partenariato economico tra Unione Europea e Giappone
di REDAZIONE - Si è tenuto alla Camera di Commercio di Bari il convegno su ‘L’accordo di partenariato economico (Epa) tra Unione Europea e Giappone. Prospettive e opportunità per le imprese’, organizzato dalla Alpha Omega Servizi alle Imprese, in collaborazione con la Fondazione Italia Giappone. “L'incontro è stato ideato per illustrare alle Piccole e Medie Imprese pugliesi le opportunità e le prospettive che questo accordo di partenariato, sottoscritto l’anno scorso ed entrato in vigore nel febbraio di quest’anno, può offrire”, ha dichiarato al termine dell’incontro Onofrio Saldarelli, amministratore unico di Alpha Omega Servizi alle imprese, azienda erogatrice di servizi di sviluppo, organizzazione e logistica in ambito internazionale, promotrice dell’evento. “Si tratta di un accordo economico che porta notevoli vantaggi alle aziende a partire dalla riduzione del 90% dei dazi doganali sulle merci e quindi sicuramente un importante passo verso l’abbattimento dei costi legati all’export. Al nostro fianco, anche in questo convegno, c’è BPER, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, uno dei tre istituti bancari italiani presenti in Giappone, l’unico ad occuparsi principalmente delle PMI. I prodotti richiesti dal mercato giapponese sono principalmente il vino, l’olio e i prodotti caseari. Di quest’ultimo settore è richiesto anche il know-how, tanto per le fasi di trasformazione del prodotto quanto per la progettazione e realizzazione di caseifici”.
Con l’abbattimento dei dazi doganali, dunque, anche le Pmi potranno ambire a concorrere sul mercato giapponese, il terzo mercato a livello mondiale, esportando nel ‘Paese del Sol levante’ i propri prodotti. Lo conferma Yohji Aoba, vicepresidente della Camera di Commercio Giapponese in Italia: “Il convegno ha rappresentato una grande opportunità per illustrare l’accordo commerciale sottoscritto fra Unione Europea e Giappone. Ritengo che le maggiori aspettative del mercato nipponico si concentrino sul cibo e il vino. Invece, per ciò che riguarda l’export verso l’Italia, le aspettative giapponesi riguardano soprattutto la tecnologia, e tutto ciò che concerne i settori elettrico, elettronico e chimico. Attraverso l’accordo EPA, infatti, si intende sviluppare un rapporto bilaterale per incrementare il business tanto delle aziende italiane quanto di quelle giapponesi”.
Il direttore della Fondazione Italia Giappone, Umberto Donati, amplia l’orizzonte dell’EPA: “Non è solo un accordo commerciale, che apre grandi spazi all’Italia per l’export italiano e per l’import da parte del Giappone, si tratta di un accordo strategico che investe l’Europa e il Giappone, due aree importantissime che condividono alcuni valori fondamentali come: la democrazia, la libertà, la tutela del lavoro, la tutela dell’ambiente, la qualità dei prodotti. Sarebbe molto utile che i media italiani ci aiutassero a proporre agli imprenditori i contenuti di questo accordo, che negli ultimi tempi è stato un po’ subissato da una Via della Seta che è tutta da costruire, mentre questa Via della Seta con il Giappone è già ben costruita. Ed è stata costruita dal Parlamento Europeo, cioè dall’Europa”.
“La Puglia intende cogliere appieno i messaggi lanciati durante questo convegno”, ha commentato Cosimo Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia: “Stiamo mettendo a punto - nei prossimi giorni sarà discussa in una riunione di partenariato - una misura specifica per l’internazionalizzazione. Puntiamo con forza su questo tema. Sarà una misura organica che prevede, ad esempio, la figura dell’export manager. Intendiamo investire su una serie di azioni che serviranno a consentire alle aziende pugliesi di poter affrontare la sfida dei mercati internazionali con un sostegno economico diretto, concreto. Parliamo di una misura che metterà a bando 30milioni di euro a sportello, con una quota massima di intervento di 500mila euro per azienda”.
E sulle innumerevoli opportunità connesse ai processi di internazionalizzazione è intervenuto Stefano Nicoletti, Capo Ufficio Internazionalizzazione delle Imprese, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri: “La cabina di regia per l’Italia Internazionale ha definito il Giappone come uno dei Paesi prioritari per i rapporti economici e commerciali dell’Italia nel 2019. Il Giappone, oltre ad essere la terza economia mondiale, è un Paese estremamente interessante per l’apparato produttivo italiano. Questo accordo apre una serie di prospettive promettenti per le imprese italiane, rimuovendo il 90%, e a regime il 98%, di tutti i dazi in entrata nel mercato giapponese. Al tempo stesso, riduce sensibilmente anche una serie di barriere non tariffarie e tutela le produzioni a denominazione d’origine, più di 200 a livello europeo, di cui 48 italiane. L’accordo permetterà dunque l’accesso ai prodotti italiani, a cominciare da quelli del settore dell’agroindustria; prodotti importanti per la Puglia e che prima erano sottoposti a dazi particolarmente elevati. Permetterà un accesso privilegiato al mercato giapponese anche a prodotti del settore della moda, del design, del tessile e, quindi, apre interessantissime prospettive alle nostre imprese. Che cosa può fare la Farnesina in tutto questo? La Farnesina ha il suo asset principale nella rete diplomatica e consolare: in Giappone siamo presenti con l’Ambasciata a Tokyo, ma anche con un Consolato Generale ad Osaka. Come rete della cabina di regia per l’Italia Internazionale, siamo presenti anche con un ufficio dell’Ice Agenzia e quindi siamo in grado, attraverso queste strutture, di fornire il nostro supporto sia istituzionale e sia informativo alle imprese che vogliano cogliere le opportunità offerte da questo accordo. Al di là della presenza sul territorio, abbiamo anche strumenti consultabili dalle imprese comodamente dalla propria scrivania. Questi strumenti sono, in particolare, la piattaforma InfoMercatiEsteri, che si trova su Google ed è ad accesso gratuito, e la piattaforma ExTender, anch’essa ad accesso gratuito, che permette di conoscere anche in anticipo quali sono i bandi di gara e le opportunità che vengono offerte sul mercato giapponese, come su tutti i mercati del mondo, a imprese italiane che vogliano provare a cimentarsi col settore delle gare internazionali”.
Nella sessione pomeridiana del convegno le ’Opportunità e modalità di business e investimenti in Giappone’ sono state presentate anche attraverso l’analisi di alcune significative ‘case history’. L’evento è stato patrocinato da: Ministero degli Affari Esteri, Ministero dello Sviluppo Economico, CCIGI, ITA, JETRO Milano, Confimpresa, EBC, Agenzia Dogane Monopoli. Segreteria organizzativa a cura della Meeting Planner srl
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