BARI - «Il Comune di Bari, nella qualità di delegato del Governo ma in dissenso dallo stesso e in violazione di ogni legge, ha attestato una circostanza non vera e impossibile, ovvero che un bambino sarebbe nato da due donne. Benissimo, dunque, ha fatto oggi il Ministero dell’Interno ad opporsi a questo capriccio ideologico ai danni di quel bambino: il Tribunale non lo consenta»: ad affermarlo in una nota è il Segretario pugliese della Lega, il consigliere regionale Andrea Caroppo.
«La arbitraria scelta del Comune di Bari è contraria alla legislazione nazionale, perché priva il minore di una figura genitoriale (avrebbe due mamme ma nessun padre) e del diritto alla sua piena identità, genetica e biologica. Quell’atto è contrario all’ordine pubblico, interno e internazionale, e non persegue affatto il migliore interesse del minore che, anche senza trascrizione, avrebbe gli stessi diritti personali. Si tratta di un capriccio meramente ideologico teso a far dire ai documenti già che la realtà rende impossibile.
Mi auguro - conclude Caroppo - che il Tribunale di Bari aderisca ai rilievi del Ministero dell’Interno, titolare del potere in questione».