Bitcoin: si entra in una nuova fase dopo il crollo del 2018

(Pixabay)
ROMA - Il Bitcoin si avvia verso un nuovo boom toccando quota 5.250 dollari mentre le altre criptovalute segnano il passo. Cosa significa? Secondo John McAfee, padre dell'omonima azienda, si va verso un nuovo boom. La sua tesi, però, non si basa sull'attuale trend. Infatti, l'imprenditore pensa che “al prezzo del Bitcoin non si possono applicare i paradigmi del mercato azionario”. Per questo motivo ha dichiarato che il suo valore salirà fino ad un milione di euro entro il 2020. Azzardo? In effetti, in questo momento è difficile pensare a simili somme, anche visto le oscillazioni del bitcoin sui valori azionari, eppure, se si esce dal mero aspetto azionario, come consigli McAfee, qualcosa si può intravedere.

La tesi di McAfee va di pari passo con quella di Adamant Capital. Secondo uno studio condotto dal fondo, è questo il momento opportuno per cominciare a ricomprare bitcoin. L'attuale valore della criptovaluta è destinato ad aumentare nel medio periodo, perché la fase ribassista è terminata. L'ultimo crollo, quello del novembre 2018, ha infatti gettato le basi per una nuova espansione di mercato. La tesi si basa su una ricerca approfondita dell'azienda. E' stato preso in esame il valore di ogni bitcoin quando questo ha subito una “trasformazione”, ovvero, è stato acquistato o semplicemente è stato oggetto di transazione, aggiungendo a questi elementi quella che viene chiamata "capitalizzazione realizzata" e sottraendo ad essi la reale capitalizzazione di mercato. In questo modo è stato possibile creare un rapporto che evidenzia il legame tra profitti e perdite non realizzati. Questo mostra come, dopo novembre 2018, la paura che la creatura di Nakamoto si avviasse verso la fine è aumentata. Perfino le ricerche su Google delle parole chiave “acquisto di bitcoin” sono diminuite. La gente ha iniziato a farsi prendere dallo sconforto, arrivando a odiare la criptovalute e il momento in cui aveva deciso di investire.

Il pessimismo è, però, sparito ad inizio gennaio 2019 quando ci si è avviati ad una nuova fase di accumulo. A convincere gli investitori, più che la ritrovata forza di mercato della bitcoin revolution (opinioni), è stata la fiducia nella Blockchain. Si è, cioè, passati, da una fase di “accumulazione per valore” ad una per “accumulazione di utilità”, notando come il libro mastro della criptovaluta sia diventato un motore trainante per molte banche e aziende. Questa nuova fase è stata accolta anche dal mercato , dato che, a partire dal 2019, i valori dei bitcoin sono stati meno volatili, stabilizzandosi intorno ai cinquemila dollari.

Si badi bene: il rapporto non dice che il bitcoin non andrà più incontro ad una fase ribassista come quella del novembre 2018. Le difficoltà dovute ai costi dell'energia per il mining o a minacce normative provenienti da “stati nemici” potrebbero portare ad un nuovo ribasso. Ciononostante il valore del bitcoin sta attecchendo sempre più e il periodo negativo è destinato a durare molto poco. Tra i fattori di ottimismo sul futuro della criptovaluta ci sono il fatto che la rete Lightning continua a crescere fino al 45% al ​​mese. Inoltre, i sidechain sono diventati una soluzione di scalabilità sempre più praticabile e i chip di mining stanno diventando più efficienti. A questi vanno aggiunti il proliferare di piattaforme come Bakkt e l'affidamento istituzionale che ha visto un crescente tra i nuovi arrivati ​​come Fidelity.