Brexit sempre più in alto mare. L'uscita del Regno Unito dall'Ue senza alcun accordo e' "ogni giorno che passa" più probabile. A dichiararlo il capo negoziato dell'Ue, Michel Barnier, il giorno dopo la bocciatura, per la seconda volta a Westminster, del piano per la Brexit che piace al governo May. Barnier ha aggiunto che se il Parlamento britannico non voterà a favore di un accordo di uscita a breve, l'alternativa è solo il 'no deal' oppure chiedere una lunga proroga della data di divorzio.
Ieri la Camera dei comuni ha bocciato tutte le opzioni alternative al piano di Theresa May per la Brexit. L'emendamento presentato dal deputato Clarke, che invitava il Regno Unito a negoziare un'unione doganale permanente con l'Ue dopo la Brexit, è stato respinto per tre voti (favorevoli 273, contrari 276).
Un secondo, presentato dal deputato laburista Kyle, secondo cui qualsiasi accordo di ritiro deve essere confermato con un referendum popolare, è stato respinto per 12 voti (favorevoli 280, contrari 292). Un terzo, presentato da Cerry, che attribuiva poteri sovrani al Parlamento sul governo e chiede di cercare una ulteriore proroga dell'Articolo 50, è stato respinto per 101 voti (favorevoli 191, contrari 292).
Il quarto, presentato da Boles, è stato respinto per 21 voti (favorevoli 261, contrari 282): proponeva la soluzione denominata Mercato comune 2.0, ovvero 'Norvegia Plus' e chiedeva (oltre alla libera circolazione) il ritorno del Regno Unito nell'Efta e quindi la permanenza nel mercato unico Ue come tutti i membri (insieme a Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera) attraverso il trattato sullo Spazio Economico europeo (accordi ad hoc con la Svizzera).
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