Celebrata la Festa dell’Amicizia Italo-Ellenica dell’Associazione 'Pitagora' di Bari

 di VITTORIO POLITO - Si è svolta presso la “Dimora Damabiah” (ex Garden degli Ulivi di Valenzano – BA), l’annuale “Festa dell’Amicizia Italo-Ellenica” organizzata dalla Associazione “Pitagora” di Bari, presieduta da Sarina Elefteria Garufi.

Alla manifestazione, che riveste una eccezionale importanza per la nostra città, unica nel suo genere, hanno partecipato soci, amici e simpatizzanti, testimoni dei vari eventi culturali e sociali organizzati dall’Associazione come la presentazione di libri, concerti,  balletti provenienti dalla Grecia, dal Gargano e dalla Grecìa salentina, escursioni culturali in Grecia e in Italia, gemellaggio tra Croce Rossa Italiana e Greca, ecc.

Tutte le manifestazioni e gli eventi sono organizzati per ottimizzare i rapporti culturali e religiosi tra Italia e Grecia, finalizzati a al miglioramento dei rapporti tra i due Paesi.

È intervenuta Sarina Elefteria Garufi presidente dell’Associazione “Pitagora”, con il Consiglio Direttivo, per i saluti di benvenuto, sottolineando che l’Associazione “Pitagora”, che non ha fini di lucro, ma ha tra i suoi fini istituzionali, lo scopo di rinvigorire ed ampliare i rapporti culturali, religiosi, commerciali, storici, affettivi e sociali, tra i due popoli di Italia e Grecia.

Ha allietato la festa Michele Màngano, ambasciatore della tarantella nel mondo, con il balletto “Zingari… i nomadi della Tarantella” che, in collaborazione con i migliori musicisti della musica popolare del sud Italia, acclamato nelle più importanti manifestazioni di musica etno/world nazionali e internazionali per l’energia dirompente del ritmo ossessivo dei tamburelli. La musica e la danza di Màngano è un mix tra la Taranta, più ossessiva, le atmosfere celtiche e il rock. Il ritmo ipnotico, l’incredibile virtuosismo vocale e strumentale ed il fascino scenico delle ballerine hanno creato uno standard assoluto di Tarantella & Pizzica che rappresenta oggi la massima espressione del genere Taranta, molto gradite dai presenti.

Il complesso compie un vero e proprio viaggio nella danza che parte dalla tarantella classica del Gargano incentrata sul sonetto fino ad approdare al Salento con l’antico rito della taranta ed infine giungere al profondo sud, a quelle terre bagnate dal Mediterraneo, scrigno di infiniti tesori sommersi da pirati e corsari e complice della varietà etnica che traspare dai volti degli abitanti delle terre da esso bagnate, così differenti tra loro. Tradizioni che si intersecano e si riannodano al presente, che riaffiorano nei passi delle romantiche tarantelle, delle scatenate pizziche e delle danze del profondo sud, scandite dal ritmo ipnotico di tamburelli. La cura dai mali del passato, quelli provocati dal morso velenoso della leggendaria taranta, i mali di una società stremata dalle difficoltà e dalla povertà che diviene oggi, similmente, una cura contro la frenesia e la piattezza della società moderna. Uno spettacolo con la musica dal ritmo forte, quasi violento, del tamburello, intrecci e cascate di note della fisarmonica, il vibrato delle armoniche melodie del violino, la certezza della granitica chitarra, e di altri strumenti che, nello sfrenato divertimento di musicisti e ballerini, ha entusiasmato e coinvolto il pubblico presente.

Nel corso dell’evento sono state consegnate targhe-ricordo a Giuseppe Giuliani della Società “Velga”, per il sostegno a favore delle iniziative dell’Associazione; al maestro Michele Damiani, per il suo contributo artistico, ed allo stesso Michele Màngano, per i suoi 40 anni di carriera e quale ambasciatore del folk pugliese nel mondo.

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