MANFREDONIA (FG) - Sono oltre 250 i Lavoratori Socialmente Utili precari alle dipendenze dei Comuni della provincia di Foggia. Di questi, 145 sono in carico al Comune di Manfredonia. La FP Cgil di Foggia ha avviato da tempo un percorso di rivendicazione nei confronti delle Amministrazioni comunali della Capitanata per stabilizzare i precari. “Il Decreto Madia e la Legge di Stabilità danno la possibilità e garantiscono le risorse per stabilizzare il personale precario all’interno delle Amministrazioni comunali”, ha ricordato Mario La Vecchia, segretario FP Cgil Foggia. “Siamo riusciti a ottenere la stabilizzazione per tre LSU nel Comune di Monte Sant’Angelo, con la possibilità entro un triennio di stabilizzare tutti gli LSU, e per un altro lavoratore precario del Comune di Celenza Valfortore”, ha spiegato La Vecchia. Un passaggio importante, che dà futuro e garanzie di continuità lavorativa a lavoratrici e lavoratori, oltre ad assicurare un migliore apporto alle Amministrazioni comunali che possono potenziare i servizi ai cittadini.
“A Manfredonia ci sono le condizioni per stabilizzare 13 persone”, ha aggiunto La Vecchia. “Tutti sono stati sottoposti alla prova selettiva. I primi 7 possono trovare collocazione nell’attuale piano occupazionale, per gli altri invece è necessario che sia prima approvato il piano di rientro dai debiti accumulati dal Comune di Manfredonia”. Il punto è proprio questo: le dimissioni presentate dal sindaco Angelo Riccardi e la mancata approvazione del Documento Unico di Programmazione e del Bilancio di previsione, purtroppo, hanno di fatto “congelato” la situazione relativa alle stabilizzazioni. “Non sta a noi entrare nel merito della situazione di incertezza politico-amministrativa del Comune di Manfredonia”, ha specificato Mario La Vecchia. “Ciò che auspichiamo è che il percorso di stabilizzazione prosegua e arrivi a determinare l’uscita dal precariato per il maggior numero possibile di persone”, ha detto il segretario della FP Cgil Foggia Mario La Vecchia.
Il tempo a disposizione è relativamente scarso, poiché questa “prima finestra” per le stabilizzazioni, determinata dal decreto Madia e dalla legge di Stabilità, si chiuderà in ottobre. Attualmente, l’uscita dal precariato per gli LSU è agevolata dalle risorse messe a disposizione non solo dal Governo nazionale ma anche dalla Regione Puglia, che ha implementato il fondo statale. “L’auspicio è che, in ogni caso, e dunque anche quando l’Amministrazione comunale passerà alla gestione commissariale, le stabilizzazioni restino una priorità, come prioritario deve essere considerato il futuro di lavoratori che vivono da oltre 23 anni una situazione di assoluta precarietà”, ha ricordato Mario La Vecchia. “Stiamo lavorando affinché anche gli altri Comuni della Capitanata approfittino della ‘finestra’ e delle risorse disponibili fino a ottobre. Stiamo parlando di lavoratrici e di lavoratori, di ben 250 famiglie che hanno il diritto di iniziare a guardare al futuro con qualche certezza in più”, ha concluso La Vecchia.
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