LECCE - “Lavoro, diritti, stato sociale: la nostra Europa” è lo slogan della manifestazione nazionale di Cgil Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori che quest'anno si svolgerà a Bologna, dove prenderanno la parola i segretari generali delle tre confederazioni, Maurizio Landini (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil), per i tradizionali comizi. E nel pomeriggio, come di consueto, appuntamento con il “Concertone” in piazza San Giovanni a Roma.
Anche a Lecce il Primo Maggio torna ad essere celebrato unitariamente con una iniziativa di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche sindacali in programma dalle ore 10 in piazza Sant’Oronzo, con l’intrattenimento musicale a cura degli allievi del Conservatorio “Tito Schipa” - scuola di canto di Raffaella Liccardi: Barbara Barbaro, Cheng Kaiwen, Angelo De Matteis, Ding Ye, He Xin, Li Xin, Li Wencong, Rosanna Volpe, Yang Ying, accompagnati al pianoforte dal maestro Valerio De Giorgi, eseguiranno brani di Donizetti, Bizet, Mascagni, Gluk, Puccini, Rossini, Verdi, Durante, Bixio, Caldara, Pecoraro e Bozzi (“Serenata allu Titu Schipa”), Di Capua e Russo.
Quest’anno la Festa dei lavoratori cade a meno di un mese dalle elezioni europee. Per questo i sindacati confederali hanno pensato di caratterizzare il Primo Maggio su temi europei, declinandoli sulle tematiche del sociale e del lavoro. Sarà forte, dunque, il richiamo ai temi della crescita e del lavoro che manca soprattutto al Sud, della qualità dello stesso e della lotta alla precarietà, della difesa dello stato sociale e dell’attenzione alle fasce sociali più deboli, in una Europa che, riformandosi nel segno della coesione politica e sociale, rappresenta l’unico orizzonte di futuro.
«Avremmo voluto che questo Primo Maggio si svolgesse sotto segnali più robusti e concreti di ripresa, ma purtroppo non è così», sottolineano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Lecce, Valentina Fragassi, Antonio Nicolì e Salvatore Giannetto. «Questo è l'anno dell'Europa, dei diritti e dello Stato sociale, ma soprattutto del Lavoro, che deve tornare al centro delle politiche locali, nazionali e internazionali. Nel nostro territorio – sottolineano - la lunga fase recessiva si è abbattuta in maniera drammatica sul lavoro, in termini quantitativi e qualitativi. Continuiamo a fare i conti con crisi aziendali che mettono a rischio centinaia di posti di lavoro, con un livello di disoccupazione giovanile drammaticamente alto, con un precariato dilagante che toglie ogni prospettiva di futuro ai nostri giovani e con l’aumento di situazioni di povertà ed esclusione. È evidente il fallimento delle politiche sul lavoro attuate finora e l’assenza di investimenti al Sud, a cominciare da quello per le infrastrutture. Per questo serve non solo uno scatto di orgoglio, ma impegno e responsabilità ad ogni livello per far ripartire il Salento e farlo diventare territorio di eccellenza nell’agroalimentare, nell’artigianato, nell’industria, nel turismo. Dobbiamo puntare sulla qualità del lavoro oltre che sull’offerta dei servizi e l’innovazione tecnologica, lavorare per migliorare le condizioni di contesto prestando attenzione a chi dai processi produttivi è stato escluso e alle crescenti povertà, garantendo un sistema di welfare, a partire dalla tutela della salute, che deve essere reso realmente esigibile. Quello che serve – concludono - è una strategia di sviluppo da perseguire tutti insieme, istituzioni, imprese, parti sociali e datoriali, con impegno e determinazione, perché abbiamo il dovere e la responsabilità di ridare slancio alla nostra economia e di restituire fiducia e dignità ai lavoratori salentini».
Tante le mobilitazioni unitarie in programma anche nelle prossime settimane.«Quest’anno – ricordano Cgil, Cisl e Uil - il Primo Maggio cade in un intenso momento di attività sindacale unitaria, che, a partire dalla manifestazione nazionale dello scorso 9 febbraio a Roma, ha visto, sta vedendo e vedrà momenti di grande mobilitazione unitaria sia a livello confederale che da parte delle singole categorie. Così è già stato per i lavoratori dell’edilizia, mentre nei mesi di maggio e giugno sono già state indette iniziative e/o scioperi generali nazionali dei lavoratori della funzione pubblica, dei metalmeccanici e dei pensionati. Sospeso lo sciopero organizzato dai sindacati del comparto istruzione e ricerca per il 17 maggio prossimo a seguito dell’importante e positiva intesa firmata con il Governo per il rilancio dei settori della conoscenza.Altre iniziative in settori più specifici sono già state programmate o stanno per esserlo da altre federazioni di categoria. A livello confederale è prevista una iniziativa unitaria a Matera nei giorni 6 e 7 maggio su cultura, turismo, Mezzogiorno, Europa e lavoro ed una grande manifestazione nazionale sui temi del Mezzogiorno a Reggio Calabria per il 22 giugno».
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