Sesta rievocazione del Gp di Bari dai grandi numeri
di NICOLA ZUCCARO - È stata una grande giornata entusiasmante quella che ha concluso la sesta edizione della Rievocazione del Gran Premio di Bari, organizzata da Old Cars Club. Ben 46 i bolidi provenienti da tutta Italia che hanno corso nelle tre manches disputate a partire dalle ore 10 di domenica 28 aprile. L'organizzazione della manifestazione ha stimato le presenze totali del pubblico che ha affollato la tre giorni della Rievocazione in più di 50mila unità: la gara di domenica mattina, in particolare, è stata seguita da circa 30mila spettatori, fra cui moltissimi turisti stranieri e appassionati affollatisi lungo tutto il percorso del Gran Premio.
Starter e testimonial speciale di questa edizione è stato il grande Cesare Fiorio, indimenticato direttore sportivo della Ferrari per tantissimi anni. È stato lui, visibilmente emozionato, a sbandierare il via di ogni manche, per e con una presenza che ha impreziosito questa edizione del Gran Premio di Bari. Ad aggiudicarsi la gara di regolarità, svoltasi su un tracciato che ha abbracciato tutto il borgo antico (con partenza sempre da Piazza Prefettura) è stato l’abruzzese Mauro Giansante che ha guidato una Ermini 1100 Sport del 1946: con una penalità di valore 57, è stato lui a rispettare maggiormente i tempi di ogni giro (erano sei in totale per ogni macchina, da percorrere in 4 minuti e 20 secondi a giro), registrati dai pressostati - apparecchiature per il controllo dei tempi - e dai giudici di gara.
Secondo classificato il leccese Pietro De Marco con una Jaguar C-Type del 1962, mentre la terza piazza del podio se l'è aggiudicata Raffaele Barletta, di Forlì, con una Monaci Bimotore 8C del 1952. Le tre manches di gara si sono svolte lungo il percorso ricavato fra il Borgo Murattiano e la città Vecchia, ripropondendo il Gran Premio di Bari che si è corso alle massime velocità della Formula 1 dell'epoca, dal 1947 al 1956. Tra le diverse e bellissime macchine d'epoca che hanno gareggiato, hanno sfrecciato le Maserati, Cisitalia, Stanguellini, Abarth, Ermini, Monaci e molte altre.
Puntuali sono stati anche i bilanci. Fra questi quello del Presidente di Old Cars Club Bari Antonio Durso che a caldo ha commentato con voce leggermente rotta dalla fatica e dall'emozione a motori appena spenti la Sesta Rievocazione : «È stato davvero un evento dei record che speriamo possa proseguire sempre per portare il sano sport e la più calda passione automobilistica nella città di Bari. Ringrazio - ha proseguito Durso - tutti coloro che hanno deciso ancora una volta di sostenerci e di contribuire alla perfetta realizzazione della nostra iniziativa che ha richiesto 400 giorni di duro lavoro per portare nel capolugo quei bolidi d'epoca che hanno scritto delle pagine leggendarie nella storia del Gran Premio di Bari e dell'automobilismo sportivo mondiale".