Tommaso Peschechera (Comitato feste patronali): «Il 1° maggio? Un momento di fede e devozione verso la Madonna dello Sterpeto che si ripete da secoli»

di NICOLA RICCHITELLI – “Andiamo a prendere la Madonna”. Manca ancora poco all’arrivo della Madonna dello Sterpeto qui in città, e nel nostro cammino di avvicinamento a questo giorno così importante incontriamo quest’oggi Tommaso Peschechera, Presidente dal 2009 del Comitato feste patronali. 

Sotto la sua presidenza la città di Barletta ha vissuto significative celebrazioni: Anno 2009, La proclamazione di Barletta “Città di Maria” e la Peregrinatio Mariae; Anno 2011, 50° anniversario della incoronazione della Madonna dello Sterpeto senza tralasciare la organizzazione delle feste patronali dal 2009 ad oggi periodo in cui il suo impegno e quello di tutti i membri del Comitato feste patronali non è venuto mai meno anche nelle difficoltà riscontrate superate nello spirito di servizio nei confronti della cittadinanza, nel rispetto della nomina vescovile e, soprattutto, per la devozione verso dei Santi Patroni di Barletta, la Madonna dello Sterpeto e San Ruggiero, Vescovo di Canne. 

Presidente, innanzitutto benvenuto quest’oggi nel nostro spazio dedicato alle interviste. Perché il giorno del 1° maggio tanti barlettani si recano al Santuario dello Sterpeto per “andare a prendere la Madonna”? 
R:«Innanzitutto, la ricorrenza del primo maggio è un evento secolare. In questo giorno la cittadinanza vive la grande devozione verso la Madonna dello Sterpeto e lo fa attraverso il pellegrinaggio – i devoti si recano a piedi verso il Santuario e a piedi ritornano in città accompagnando la Sacra Icona venerandoLa con preghiere e canti. 

In questi anni la devozione verso la Madonna dello Sterpeto è aumentata o diminuita? 
R:«La devozione verso la Madonna dello Sterpeto rimane quasi stabile, poco praticata però dai giovani".

Tra l’altro quello dello scarso apporto in termini di offerte è un qualcosa che il Comitato ha sempre lamentato… 
R:«Diciamo che nei tempi cosiddetti “d’oro” molti imprenditori sono stati ottimi sponsor degli eventi legati alla celebrazioni in onore della Madonna dello Sterpeto, però in questi ultimi anni la situazione è radicalmente cambiata, vi è stata sicuramente una diminuzione delle contribuzioni anche a livello commerciale. Purtroppo molta gente pensa che il finanziamento della festa sia un atto dovuto dall’Amministrazione Comunale, dimenticando che ognuno di noi sia per spirito civico, sia per orgoglio delle proprie tradizioni ha il dovere di partecipare in vari modi a rendere attraenti le nostre feste in vari modi: con un proprio contributo economico, suggerimenti, idee e rimanendo in città vivendo e riscoprendo i momenti religiosi e ludici che si svolgono durante la festa patronale. Se ogni cittadino contribuisse ogni anno con un solo euro, che certamente non nuocerebbe sul bilancio familiare, si avrebbe la possibilità di organizzare la festa patronale con iniziative importanti. Noi per questo abbiamo lanciato un detto: 

“Con un euro a testa facciamo la festa: siamo 90mila abitanti, se ognuno versasse un euro si potrebbe organizzare una bella festa? Certamente! Allora invito i concittadini ad armarsi di buona volontà e generosita’. Venite a portare il vostro contributo durante il mese di maggio agli incaricati che troverete agli ingressi della cattedrale o presso il gazebo degli oggetti sacri in Piazza Duomo". Prendo spunto da questa sua ultima risposta: non crede che il problema sia dovuto ad uno scarso attaccamento alla storia e quindi alle tradizioni legate alla Madonna dello Sterpeto? 
R:«Sicuramente questo è un problema legato alle nuove generazioni, ci dovrebbe essere una educazione alla devozione verso la Madonna dello Sterpeto per la quale un ruolo importante potrebbe averlo ogni parrocchia".

Tra l’altro, in tal senso, potrebbe essere d’aiuto recuperare alcune tradizioni e alcuni momenti molto belli legati alla Madonna dello Sterpeto. Penso a quando la Madonna veniva portata di notte su di una carrozza, oppure quando arrivava in mare… 

R:«Alcuni dei momenti da te citati li ricordo anch’io, ricordo con piacere quando la Madonna veniva portata per via mare, un momento simile lo abbiamo rivissuto in qualche modo proprio nel 2009, in occasione della “Peregrinatio Mariae” al termine del quale la Sacra Icona venne riportata via mare da Margherita di Savoia a Barletta. Indimenticabile è l’anno della incoronazione 1961 quando la Sacra Icona fu portata in città in elicottero atterrando nello stadio. Sarebbe bello rivivere questi eventi belli che potrebbero contribuire a risvegliare e incentivare la devozione popolare. Sono proposte riproponibili alle Autorità ecclesiastiche e civili. Auguriamoci che un giorno possano essere realizzate".

Così come non ricordare come terminati i festeggiamenti della festa patronale, San Ruggiero e la Madonna si salutavano fuori alla porta di via Cavour e quindi ognuno andava via per la sua strada. Diversamente da quello che succede oggi.
R:«Diciamo che più si va indietro negli anni e più si scopre che la devozione verso la Madonna era viva, non vi erano tutte le distrazioni che ci sono oggi. Pertanto tanti gesti erano ritenuti suggestivi; pur tuttavia ritengo che anche i gesti attuali sono abbastanza significativi: la Madonna che prima dei festeggiamenti va a rilevare il Santo Patrono San Ruggero dalla omonima chiesa e lo riaccompagna al termine della festa patronale, la significativa benedizione del mare prima del rientro dei Santi Patroni nelle rispettive chiese a loro dedicate".

Presidente, parliamo un po’ dei vari appuntamenti legati al 1° maggio. Cosa abbiamo nel cartellone degli eventi? 
R:«Chiaramente avremo l’arrivo della Madonna in città il giorno 1° maggio; importante è sicuramente l’appuntamento del 8 maggio – giorno della Solennità della Beata Vergine Maria dello Sterpeto – dove avremo il Pontificale celebrato dall’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo, al termine del quale verrà consegnato al cappellano dell’ospedale “Raffaele Dimiccoli”, una copia della Icona della Madonna dello Sterpeto che verrà quindi portata in ospedale e che sarà portata nei vari reparti del nosocomio barlettano, così come importante è l’appuntamento del 27 maggio, quando celebreremo il 58° anniversario dell’incoronazione della Madonna dello Sterpeto». 

Vorrei chiudere con un suo invito alla popolazione a vivere questo mese di maggio.
R:«Il mio invito alla popolazione, ai miei concittadini è proprio questo, che vivano il mese di maggio intensamente così come solo i barlettani sanno fare - tanti devoti vivono il mese di maggio partecipando quotidianamente alla Santa Messa, praticando in vari modi i cosiddetti fioretti. Statisticamente nella Concattedrale di Barletta, durante il mese di maggio, vengono distribuite circa 60.000 comunioni - e tanti barlettani si recano in cattedrale per rendere omaggio alla Madonna. Auguro che il mese mariano sia il periodo pieno di grazia che serva ad arricchire la propria fede. Non si affievolisca l’amore verso la Santa Patrona con la conclusione del mese di maggio ma che continui anche durante tutto l’anno visitando la Madonna presso il santuario. In altre città mariane i devoti si comportano così. Il mio pensiero va a Bologna ad esempio dove viene venerata la Madonna di San Luca, il cui santuario si trova sul monte della guardia delle colline bolognesi distante svariati chilometri dalla città; i devotissimi bolognesi percorrono a piedi svariati chilometri per far visita alla Madonna.  Barletta, Città di Maria, e la sua cittadinanza sia degna di questa denominazione".