Truffe online: Polizia Postale sequestra il sito marashopping.it


TRIESTE - Nei giorni scorsi la Polizia Postale tramite il suo sito ufficiale e la Pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” ha diffuso un’importante comunicato che lo “Sportello dei Diritti”, ritiene utile rilanciare, per informare tutti coloro che possono essere caduti nella rete di alcuni siti di e-commerce che promuovevano la vendita di prodotti a prezzi stracciati e che poi si sono rivelati degli specchietti per le allodole per la miriade di utenti che non hanno ricevuto un bel nulla dei beni ordinati. Si tratta di una operazione di polizia postale che merita la più ampia diffusione per meglio informare tutti coloro che hanno subìto la truffa, ma anche la platea di migliaia e migliaia di utenti che continua a cascare in “vetrine online” analoghe che si diffondono come funghi in rete.

Di seguito il comunicato della Polizia Postale: “Complesse ed articolate indagini condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Friuli Venezia Giulia con il coordinamento della Procura Distrettuale di Trieste, hanno condotto all’emissione da parte del GIP di Trieste di un provvedimento di sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p. del sito www.marashopping.it, per il reato di truffa nei confronti di numerosi cittadini. Le indagini sono state avviate nello scorso mese ottobre quando una associazione per la tutela del mercato dell’elettronica ha segnalato alla Polizia Postale il sito www.sottocosto.online, che offrendo merci varie  – dai buoni benzina all’elettronica consumer - a prezzi estremamente vantaggiosi, attraeva ignari compratori, che dopo aver pagato non ricevevano la merce acquistata. 

Il sito www.sottocosto.online, irraggiungibile dal successivo mese di dicembre, è in seguito ricomparso sulla rete con denominazioni diverse: dapprima offerteazero.it, anch’esso irraggiungibile da gennaio di quest’anno, ed infine marashopping.it, che tuttora reclamizza la propria attività attraverso spot pubblicitari  trasmessi anche sulle principali emittenti nazionali TV e radio. Il provvedimento di sequestro preventivo ha consentito di interrompere l’attività criminosa ed impedire che altri incauti cittadini potessero cadere nella trappola truffaldina i cui proventi, da una prima stima, potrebbe aggirarsi in oltre un milione e mezzo di Euro”. 

Non possiamo non plaudere alle indagini e al provvedimento in questione che, quantomeno, servirà a salvaguardare per il futuro tanti che sarebbero potuti cadere nella trappola, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da anni combatte le frodi online ed informa costantemente gli utenti dei rischi che si possono correre in rete. Non smetteremo mai, infatti, di invitare tutti coloro che si connettono su internet e che ne utilizzano le infinite potenzialità, ad acquistare solo su piattaforme sicure e a non credere a ribassi e sottocosti esagerati, perché nessuno regala niente per niente.