BARI - Avrebbero studiato a tavolino la morte di un familiare facendolo investire da un'auto per ottenere il risarcimento dall'assicurazione. E' l'accusa con cui la Procura di Bari ha chiesto tre condanne a 30 anni di reclusione per altrettanti imputati accusati dei reati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa. Si tratta della suocera della vittima, di suo fratello, che guidava l'auto che ha ucciso il 24enne Girolamo Perrone, e un pregiudicato.
Le dinamiche dell'incidente mortale che avvenne sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge il 5 ottobre 2016 non convinsero affatto i carabinieri che avviarono le indagini. I militari trovarono sul posto il parente della vittima, conducente della Fiat Punto responsabile del sinistro, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva improvvisamente attraversato la strada. Il giovane morì dopo alcuni giorni a causa delle gravi ferite riportate.