Ad ArteBari i grandi nomi dell’arte contemporanea


BARI - Otto gallerie d’arte pugliesi sono presenti da sabato 4 a lunedì 6 maggio alla Nuova Fiera del Levante di Bari dove nei padiglioni 18 e 20 si tiene la prima edizione di ArteBari, mostra d’arte contemporanea che vede la partecipazione di circa cinquanta tra le principali gallerie italiane di fama nazionale e internazionale provenienti da 9 regioni (Puglia, Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Abruzzo) e anche da Slovenia e Stati Uniti.

Queste le gallerie pugliesi. Da Bari: Galleria Casa d’aste Federico II, Galleria Damiani, SangiorgioArte e Apuliaaste Casa d’aste di Epifanio Coppi di Turi; da BAT: Centro di Promozione culturale Le Muse di Andria; da Lecce: Art&Co e Container71; da Taranto: La Pietra arte contemporanea di Martina Franca.

Tra gli espositori i nomi di maggior spicco sono quelli di Galleria Accademia Torino, La Spirale di Milano, Deniarte di Roma, FerrarinArte di Legnago (Vr), Arte Ce.Co di Milano, Galleria Cinquantasei di Bologna, Andrea Ingenito Contemporary Art di Milano e Napoli, Daliano Ribani Arte di Carrara, Ca’ di Fra’ di Milano, Galleria Damiani di Bari.

Proposta dalla società padovana N.E.F. - Nord Est Fair srl che vanta una pluridecennale esperienza organizzativa di fiere d’arte a Padova, Genova, Parma, Forlì, Vicenza, ArteBari è l’unica fiera d’arte moderna presente nel Sud Italia e mette in mostra opere dei più grandi nomi dell’arte moderna del Novecento. Tra gli autori infatti ci sono proposte di Piero Marussig cofondatore del movimento Novecento; è rappresentato il Futurismo degli esordi con Giacomo Balla, Carlo Carrà, Gino Severini e il Futurismo seguente con Fortunato Depero e Mario Sironi; ci sono gli Informali Afro, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Tano Festa, Georges Mathieu, Emilio Scanavino; è presente lo Spazialismo di Roberto Crippa, Lucio Fontana, Virgilio Guidi, Giulio Turcato; ci sono Agostino Bonalumi ed Enrico Castellani seguaci di Azimuth negli anni Sessanta; c’è Antonio Sanfilippo che rappresenta l’Astrattismo; ci sono il Post Impressionismo di Maurice Utrillo e la Metafisica di Massimo Campigli, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Mario Sironi; c’è l’Aeropittura di Tullio Crali; il Realismo di Pietro Annigoni e Antonio Bueno; il Realismo magico di Felice Casorati; ci sono gli Espressionisti del gruppo Corrente, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco e Aligi Sassu; l’espressionista con tendenze informali Remo Brindisi ed Emilio Scanavino che rappresenta l’Espressionismo astratto; ci sono la Pop Art di Andy Warhol e Mario Schifano e il Realismo Sociale di Ennio Morlotti; Arman con i suoi oggetti fusi e Mimmo Rotella e Jacques Villeglé con i décollages che seguono la corrente del Nouveau Réalisme Europeo; il Minimalismo di Enrico Castellani e Giorgio Griffa; c’è il Realismo Espressionista di Bruno Saetti, l’Optical di Alberto Biasi, l’Arte Povera di Alighiero Boetti, la Transavanguardia di Sandro Chia, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, il Surrealismo di Salvador Dalì e del cileno Sebastian Matta. E ancora il Neoespressionismo di Keith Haring, la Pittura Analitica di Pino Pinelli, il Transrealismo di Valerio Adami, Enrico Baj, Mario Ceroli, Ugo Nespolo, Alberto Sughi; c’è Mark Kostabi che è riferimento del movimento artistico dell’East Village di Manhattan; ci sono Bruno Munari fondatore del Movimento Arte Concreta e Mario Nigro; Shozo Shimamoto che era esponente del movimento d’avanguardia giapponese Gutai; c’è Emilio Vedova tra i fondatori della Nuova Secessione Italiana; Zoran Music esponente della Nuova Scuola di Parigi; e c’è chi, come Marc Chagall e Michele Cascella, non si rifanno a precise correnti; ci sono lo scultore Arnaldo Pomodoro, il pittore barese Domenico Cantatore, Marco Catellani, Salvatore Fiume, Giacomo Manzù, Luigi Pellanda e altri.