Alabama: 'no' all'aborto anche in caso di stupro
STATI UNITI - Aborto sempre più un'utopia in alcuni stati dell'America. Il parlamento dello stato dell'Alabama, con il via libera del Senato, a maggioranza repubblicana, ha approvato una legge che di fatto mette la bando l'aborto, in ogni stadio e anche nei casi di stupro o incesto. L'unica eccezione ammessa, è se la madre è in serio pericolo di vita. Per i medici che praticano l'interruzione di gravidanza in Alabama si prevedono fino a 99 anni di carcere. La Camera dell'Alabama aveva approvato il provvedimento il mese scorso.
Si tratta della misura più restrittiva d'America sull'interruzione di gravidanza. Ora per il suo via libera manca solo la firma del governatore, la repubblicana Key Ivey, che non si è ancora pronunciata pubblicamente ma che vanta posizioni molto rigide sull'aborto.
Negli Stati Uniti non esiste una legge unica sull'aborto e ogni Stato ha le sua regole ma quella dell'Alabama è una sfida che punta dritta a mettere in discussione la sentenza "Roe contro Wade" con la quale la Corte Suprema Usa, nel 1973, legalizzò l'aborto a livello federale.
In tutti gli Stati Uniti sono partite da mesi le proteste dei gruppi a favore del diritto all’interruzione di gravidanza. Fra queste c’è anche quella dell’attrice Alyssa Milano che propone uno sciopero del sesso con l’hashtag #SexStrike. «I nostri diritti riproduttivi sono stati cancellati. Finché le donne non avranno il controllo sui loro corpi non possiamo rischiare la gravidanza. Unitevi a me e non fate sesso finché non riavremo l’autonomia del corpo».
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