(Pixabay) |
Momenti di paura in Austria, dove un’aquila ha attaccato una bambina di circa 4 anni. Secondo quanto riporta il giornale on line OE24.AT, l’assalto è avvenuto su un sentiero vicino al castello di Hohenwerfen a Werfen im Pongau. La bambina originaria di Strobl (Flachgau) era in compagnia della zia e dei genitori che hanno raccontato di avere visto l’aquila che si è diretta, senza esitazioni, sulla bimba, l’ha afferrata per la testa e ha tentato di portarla via. La bambina se l’è cavata con graffi sul cranio, ricuciti in anestesia generale e molta paura.
La polizia di Hans Wolfgruber ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. L’aquila protagonista dell’accaduto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un’aquila dalla coda bianca: un grande uccello rapace della famiglia degli Accipitridi, diffuso in Europa settentrionale, in Europa orientale e in Asia. È soprannominata Re nella nebbia dai biologi grazie alle zone in cui preferisce nidificare come paludi, luoghi con precipitazioni e nelle rive del fiumi.
Tags
Esteri
,non ce bisogno di uccidereu n acquila per questo ,visto che la zia e la bambina erano in una zona a rischio per certe cose ,e poi dico una cosa, perche se un animale attacca qualcuno bisogna sopprimerlo ,mentre un uomo stupra una donna non facciamo uguale? questo è ipocrisia allo stato puro ,questo è solo abuso di un qualcosa che non crediamo di essere i primi in questa terra ,ma mi dispiace dire che l'acquila è nata prima dell uomo nella terra ,non siamo l'ultimo essere viviente avventurato dal nulla nella terra ,duqneu se un uoml attaccau na bambina bisogna ucciderlo ,si non muti e l'acquila lasciatela in pace ,la bimba e la zia potevano starsene a casa invece di andare nei sentiri boschivi delle alpi ,ke li ci sono cose che per delle persone non sono belle
RispondiElimina